val di foro

Val di Foro Team Five, passione futsal

Ci siamo, la stagione calcistica prende forma e ogni competizione a livello regionale prende il via. Anche il futsal abruzzese si prepara a scendere in campo: la C2 partirà a settembre con la Coppa Italia e a ottobre con il campionato.

Prima però le amichevoli, importanti per tastare la preparazione delle squadre; per il futsal il Memoriale Rogerio è previsto per domenica 10 alle 15,30 al Palasenna di Montesilvano e vedrà impegnate la Real Dem 1996 (Serie A2), e la SSD Città di Chieti (Serie B) insieme ai neo promossi della Val Di Foto Team Five.

Ecco, proprio con il vice presidente della Val di Foro Francesco Di Cintio (portiere insieme al presidente Pierluigi Impicciatore n.d.a) abbiamo parlato di futsal a tutto tondo.

 Oggi Val di Foro Team Five ma prima Invicta Futsal 2005: una storia lunga per questa società.

“Tutto nasce nel 2005 con al mio migliore amico e presidente della società Pierluigi Impicciatore; il nostro nome era Wolves Chieti C5 che nel 2019, a seguito della fusione con il Doogle C5, portò alla nascita  dell’Invicta Futsal calcio a 5. Lo scorso anno abbiamo deciso di rinvigorire questa ‘amicizia nel pallone’ modificando il nome perché il nostro intento è creare una vera e proprio polisportiva a Bucchianico dove ci alleniamo e giochiamo anche grazie all’affiliazione con il Città di Chieti”.

Team Five, un concetto al quale credete molto, perché?

“Il concetto di team riprende quello di squadra, Five perché giochiamo a futsal e poi perché siamo nati nel 2005, questa la spiegazione più elementare. Nel dettaglio invece ti dico che Team per noi significa questo: rispetto per la squadra e per il tuo compagno di squadra. Con i miei giocatori uso un termine: sacrificio che deriva dal latino sacrum e ficium, rendere una cosa sacra; gli allenamenti sono duri ma se li rendi sacri, non solo ti alleni con più voglia, ma comprendi anche i sacrifici degli altri. Quindi per me il concetto di squadra parte da quello di sacrificio, se il futsal è passione, non vedi l’ora di andare all’allenamento e rendere sacro quel momento. Un esempio? Alzare la Coppa Abruzzo al cielo del Palaroma di Montesilvano è un’emozione impagabile”.

Un’annata, la scorsa, davvero entusiasmante con il double: vittoria in Coppa Abruzzo di Serie D e vittoria in campionato; quali i momenti chiave?

“In Coppa Abruzzo ti dico il girone iniziale perché avevamo le squadre più accreditate: il Silvi e I Campetti. Abbiamo vinto a Silvi 4-3 e in casa 3-2 contro I Campetti; partite durissime che ci hanno però dato la consapevolezza di poter andare avanti e sconfiggere anche con le squadre più forti. Per il campionato ti dico proprio una data: il 5 novembre. Dopo tre vittorie di fila in Coppa, perdiamo 3-1 il derby contro l’Euro Calcetto; in quella circostanza dissi ai ragazzi che in realtà la cosa più importante era capire dove avevamo sbagliato, da lì abbiamo infilato tutte vittorie che ci hanno portato alla vittoria del campionato”.

Prossima stagione in C2 praticamente al via: Coppa Italia il 23 settembre e campionato il 7 ottobre, quale in vostro obiettivo?

“Migliorarsi. Non pago un allenatore per fissare degli obiettivi ma impegnarsi tutti i giorni per raggiungere la vittoria. Ora con il nuovo allenatore, ancora di più il fine è impegnarsi e poi arriviamo dove dobbiamo arrivare con tutti i nostri limiti e le nostre forze. Siamo lo scudo degli allenatori perché evito proteste contro l’allenatore. I giocatori sanno che sarà protetto dalla società questo vuol dire che tutti devo assumersi le loro responsabilità”.

Allenarsi dopo il Covid quando tanti campi da futsal sono stati convertiti al padel…

“Noi cerchiamo di prenderci il palazzetto perché il campo liscio è meno pericoloso per gli atleti. Per restare alla tua domanda, non giudico i gestori di queste strutture; critico invece le amministrazioni comunali che non consentono alle società di aggregare persone, togliere i ragazzi dalla tv e smartphone ma soprattutto non capisco l’importanza del confronto e cosa vuol dire fare gruppo. Per queste ragioni siamo dovuti andare via da Chieti perché non ci sono impianti e quelli che si sono hanno costi assurdi. In tal senso, fammi ringraziare la SSD Città di Chieti per averci accolto a Bucchianico”.

Com’è cambiato il futsal abruzzese dalla vostra nascita a oggi?

“E’ peggiorato. Io amo il futsal e potrei dirti le formazioni a memoria di tutte le squadre che ho visto giocare come il grande Montesilvano di Colini che ha vinto tutto fino alle ultime di Acqua&Sapone. Oggi? Non resta nulla; sicuramente deve cambiare qualcosa nel futsal nazionale e il professionismo può essere la strada da seguire. Inoltre se le amministrazioni comunali non mettono a disposizione strutture adeguate a prezzi accessibili, è chiaro che non si va avanti…”.

Ha un sogno nel cassetto da vice presidente del Val di Foro?

“Sì: creare un settore giovanile plurisportivo al campo di Bucchianico in modo tale da aggregare ragazzi, ragazze, disabili e anziani sotto la Val di Foro”.

Cosa si sente di dire alla squadra alla vigilia della nuova stagione?

“Siate felici. Cosa c’è di più bello del calcio in Italia? Chi gioca merita e deve essere sereno e felice”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *