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Un amore dal nome Sampdoria

di TIZIANA SMARGIASSI

Per me non era presto partire la domenica mattina….perché mi lega un filo…un filo che mi porta dritto a Lei”. 

Uso le parole della canzone Lettera da Amsterdam, intonata in gradinata e allo stadio durante le partite della Sampdoria, per iniziare a parlare della passione per il calcio e, in particolare, della “mia” squadra.

Questa canzone rappresenta a pieno la sensazione di bellezza, di brividi sulla pelle quando una partita la vedi dentro uno stadio, dal vivo, e senti cantare tutti. Se poi quella squadra è quella del tuo cuore, allora le cose sono meravigliose e non ti pesa nemmeno dover fare tanti chilometri, spesso, per andare a vedere le partite.

Ho iniziato a tifare Samp da quando avevo 5 anni, nell’87. Sarebbe stato facile in quel periodo innamorarsi di squadre come Juventus, Inter o Milan. Gli anni di un calcio ricco di grandi campioni e in cui i campionati erano vivi, belli, combattuti. Io ho scelto di tifare, invece, per la maglia più bella del mondo (sono di parte ma è stata dichiarata anche oggettivamente una delle più belle maglie al mondo).

Mio zio, che vive a Genova, mi ha portata al Ferraris, in Gradinata Sud. Da lì è stato amore a prima vista e “io non l’ho tradita…io non l’ho dimenticata mai”, come dice la canzone citata precedentemente, andando contro anche alla mamma interista e al papà juventino.

Mi ha colpita subito per la maglia, per i suoi colori, per quella squadra, per quella allegria da gradinata, per la sensazione che regalava (e regala) quello stadio e perché no, anche per il bel calcio che ci ha fatto vedere. Va sottolineato che, spesso, anche nei momenti di difficoltà successivi la Samp ci ha dato la possibilità di vedere all’opera grandi campioni. Marassi ha qualcosa di magico: strega chi ci entra a tifare o a giocare.

Spesso i giocatori o allenatori, anche delle squadre avversarie, hanno un pensiero positivo rivolto alle sfide disputate in quello stadio. Si sente maggiormente, grazie alla sua struttura, l’adrenalina, il calore di chi sta lì a sostenere i propri beniamini. Chi gioca, sente il terreno vibrare sotto i piedi.

Una partita lì tutti dovrebbero vederla e viverla prima o poi. Se poi c’è il derby…beh… “sono quei colori magici, che ci fan venire i brividi” e ovviamente, soprattutto negli ultimi anni, “Genova è solo blucerchiata”. Il derby della Lanterna è uno dei più sentiti. Per mesi si parla in tutti i negozi, bar, strade, durante il lavoro della PARTITA!

La Sampdoria mi ha regalato grandi gioie, soprattutto nell’era degli indimenticabili gemelli del goal, Vialli e Mancini, Pagliuca, Mannini, Cerezo, Lombardo, Vierchowod, dello scudetto, delle Coppia Italia e della Coppa delle Coppe vinte e della finale Coppa dei Campioni contro il Barcellona, ma anche, successivamente, con una qualificazione in Champions inaspettata con Cassano e Pazzini in campo per citarne solo alcuni.

Dei dolori, come la retrocessione in B targata Boselli, preferisco non parlare, dico solo che anche quelle sensazioni e lacrime (sì, ho pianto), forgiano e fanno attaccare ancora di più ai tuoi colori, lì dove c’è una sana e vera passione, un sano e vero amore.

La Sampdoria ha regalato però anche a tutto il calcio italiano personaggi indimenticabili. Non solo calciatori. Basti pensare al grande presidente Paolo Mantovani, indiscusso “signore” che ha portato eleganza ed intelligenza nel mondo del calcio oltre ad essere anche uno sfegatato tifoso, il che non guasta mai anzi, spesso, fa la differenza.

Con lui si possono ricordare il grande Boskov, le cui massime e dritte sono ancora note a tanti, la coppia Vialli- Mancini (312 goal insieme) che attualmente con Evani, Lombardo, Salsano, Nuciari, con l’ItalSamp, ci hanno regalato grandi gioie a livello internazionale. Si possono nominare Seedorf e Karembeu, Veron, Montella, Platt, Gullit, Cassano, Icardi, Mihajlovic, Muriel, Zapata, tra alcuni dei giocatori che hanno vestito la maglia blucerchiata, mettendocela tutta in campo e hanno avuto successo a livello internazionale. Alcuni dei sopracitati hanno iniziato la loro ascesa in carriera proprio da Genova. Gli addetti ai lavori della Sampdoria hanno spesso scovato ottimi giocatori che poi si sono rivelati “fenomeni”.

Tante volte abbiamo avuto una squadra Primavera bella e vincente. Non meritiamo le vicende attuali, gli ultimi anni meno belli, complicati e quasi anonimi, la posizione di classifica. Una squadra che merita di tornare a lottare per posizioni ben più ambite, ad essere la squadra che può dare fastidio alle big e magari mettere lo sgambetto nella lotta scudetto all’una o all’altra. Una società di cui vanno salvate, attualmente, la Primavera, le ragazze del calcio femminile che si stanno dando da fare e bene nel loro primo anno nella massima serie, il Futsal Samp e, ovviamente, tutte le iniziative che possono portare splendore e crescita al mondo Samp, come il Samp City.

Naturalmente della Samp si salvano e salveranno sempre i tifosi che hanno stretto i denti e sono stati al fianco della squadra in tutte le occasioni. Anche loro peccatori a volte, ma una tra le tifoserie sicuramente più allegre, vive e belle da vedere.

Sperando in tempi migliori, in una nuova cordata e società che subentri al più presto e dia nuova linfa all’ambiente, in uno scossone vero che riporti serenità anche tra il gruppo squadra, in un Giampaolo che conosce bene l’ambiente, nei giovani affamati di vittorie e volenterosi di crescere che dovrebbero approdare alla Samp per cercare tutti insieme la salvezza. La ricostruzione del mondo blucerchiato è appena iniziata.

Torneremo!!! Come cantiamo in gradinata “Il Cielo sarà sempre più blu…cerchiato di blu, cerchiato di blu”.

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