The keeper

The keeper… leggendario

The keeper la leggenda di un portiere: da nemico a eroe; no, non è una storia inventata ma la vera storia di Bert Trautmann, un tedesco che gli inglesi del Manchester City non dimenticheranno mai.

Vedere questo film a dicembre, a pochi giorni dal Natale, è stato davvero un regalo. Leggere sui libri e vedere in tv racconti e storie di sport mi ha sempre entusiasmato ed emozionato, ma questa pellicola è davvero un regalo.

E’ un misto di storia, sport, amore, vittorie, sconfitte (sul campo di calcio e non), rispetto, ostilità e integrazione; un mix di emozioni che non può lasciare indifferenti.

Il calcio dunque come riscatto e salvezza per Bert Trautmann soldato tedesco, paracadutista della Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1944 poi fu catturato dagli inglesi: qui entra in gioco il pallone perché fu giocando a calcio nel campo di prigionia che Trautmann scoprì la sua vocazione per il ruolo di portiere.

Infatti, uscito di prigione nel 1948, non tornò in Germania ma si stabilì nel Lancashire, giocando come portiere per la squadra locale del St. Helens Town finchè, nell’ottobre del 1949, Trautmann venne ingaggiato dal Manchester City, in First Division.

Con la squadra inglese totalizzò 545 presenze e alla sua partita di addio al calcio c’erano circa 60mila spettatori.

Da nemico a eroe: una storia di riscatto personale e di integrazione culturale che lascia il segno, specie in questi tempi dove, purtroppo, si parla ancora troppo di guerra, odio e distruzione.

Una missione aveva nella sua vita: giocare a calcio e quello ha fatto; far sognare i tifosi di una squadra, far dimenticar loro il suo essere nato in Germania. Lo ha fatto, ci è riuscito e adesso tutti lo ricordano ancora con tanta emozione.

Il calcio quindi quale àncora di salvezza per Bert insieme alla sua famiglia, il calcio come “danza meravigliosa” che lui ha saputo ballare benissimo tra i pali, i suoi pali, e nella vita.

Ognuno di noi ha un’àncora a cui aggrapparsi nei momenti più complicati della vita, basta trovarla. Non è facile, è vero. Dobbiamo solo ricordaci una cosa, la salvezza è dentro di noi. Bert aveva dentro di sé la passione per la palla e proprio quella passione gli regalato una seconda opportunità.

Un film consigliatissimo per grandi e piccoli.

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