Arriva la primavera, tempo di nuovi amori e consolidamento di quelli esistenti. Così si dice, così si fa. Certo, oggi ci si sposa ogni giorno della settimana e tutti i mesi dell’anno però… la magia e i colori della primavera hanno sempre il loro fascino.
Il matrimonio è il coronamento di un sogno d’amore, il giorno più bello nella vita di due persone, unico e speciale. Quindi, merita un luogo altrettanto unico e speciale che possa rappresentare ed esprimere il modo di vivere e di intendere la vita della coppia.
Ragion per cui ogni posto può essere perfetto per dirsi sì. Anche uno stadio. E perchè no? Se entrambi sono ultras? E se si fossero conosciuti durante una partita? Per un rito civile quella sarebbe l’unica location possibile!
E infatti allo stadio ci si può sposare; sul campo verde della propria squadra del cuore si può celebrare un rito nuziale. Non parliamo di Europa o America ma d’Italia. Torino (sponda granata), Firenze e Genova sono gli impianti nei quali il Comune consente di celebrare i matrimoni.
Ci sono stati però altri casi e altri stadi dove qualcuno si è detto sì e qualcun altro ha chiesto la mano alla sua sposa. Come Teramo. Lo scorso maggio infatti Lapadula (bomber in forza al Pescara), subito dopo il fischio finale che sancì la promozione in B della squadra abruzzese, l’attaccante chiese in moglie la sua Alessia.
A giugno 2015 poi, accadde qualcosa di eccezionale dove non ci saremmo mai aspettati: a Gaza 2mila coppie di palestinesi si sono sposate allo stadio di calcio Al-Yarmuk sotto gli auspici di Hamas e del governo della Turchia.
Infine a settembre dello scorso anno, a La Spezia una giovane coppia ha celebrato le nozze terreno di gioco del Picco.
Insomma, il calcio e il matrimonio hanno qualcosa in comune: la passione, l’amore e l’unione.
E le tifose…cosa sognano?
Monia Bracciali (blogger, giornalista, tacchetti a spillo.com): “Sposarmi allo stadio? nooo per carità! Almeno quel giorno lasciamo libero dal calcio. Se proprio però mi prendesse il matto e lasciassi perdere e/o Comune, allora ti direi l’Olimpico perchè io tifo Lazio e lui Roma”.
Fabrizio Rosati (titolare dell’agenzia Layout Studio): “Sarebbe un sogno! Ma il mio moroso, a dfferenza della media, non è un grande appassioanto di calcio”.
Giulia Di Camillo (calciatrice del Chieti calcio Femminile). “Lo stadio mi ha regalato l’amore della mia vita, Luigi. Ho raccontato proprio a voi di postcalcium come il mio cuore si è innamorato per la prima volta e per sempre. Però il matrimonio lo sogno in chiesa nella mia Chieti”.
Giusy Genovese (direttore editoriale del sito Gol di tacco): “Sono cresciuta più a Baggio che pane. Dove potrei sposarmi se non nel campo di calcio che ha visto i suoi natali e quindi i miei? Sì, vorrei sposarmi nel campetto di calcio di Caldogno, il paese del Divin Codino, e respirare la susa stessa aria. Anzi, perchè non proporgli di fare celebrare a lui le mie nozze in veste di sindaco?”.
Fonte foto: Comune Torino