Overtime 2023

Overtime 2023 da record

Con l’ultimo incontro, per Overtime è tempo di mettere ufficialmente in archivio un’autentica edizione da record.

In una settimana dedicata alla passione per lo sport, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva ha fatto il pieno di cultura e presenze nei teatri, nelle piazze e nelle location da tutto esaurito che hanno ospitato questa tredicesima edizione, confermando anche quest’anno lo straordinario interesse del pubblico maceratese e non solo.

Successo annunciato, ovviamente, per le grandi firme dello sport vissuto e raccontato protagoniste degli appuntamenti serali, tra cui Marino Bartoletti, Zdeněk Zeman, Roberta Bruzzone, Sara Simeoni, Dan Peterson, Aldo Serena, Ciro Ferrara, Pierluigi Pardo, Federico Buffa e Nino Frassica, che sulla scia di un format vincente e ormai collaudato si sono alternati sul palco “verde” di Overtime componendo un calendario eventi ricco di convegni, proiezioni, premiazioni, degustazioni, show cooking, tornei ed esposizioni in grado di esprimere da diverse prospettive il rapporto tra sport e cultura.

È indubbiamente il caso delle due mostre in programma durante le giornate del Festival, a cominciare da Scatti e ritratti. La passione per lo sport, la collettiva curata dal fotografo maceratese Massimo Zanconi alla Galleria Antichi Forni.

Passione al centro, a cura di Fabrizio Centioni e Fotomobil, ha animato la Galleria del Commercio con lo sport visto dai commercianti del centro storico maceratese, mentre gli spazi della Galleria Gaba, in collaborazione con Accademia di Belle Arti Macerata, hanno ospitato alcune iconiche maglie da gioco selezionate dal giornalista Nicola Calzaretta. Oltre a vincere e convincere fuori dal campo, quest’anno la magia di Overtime ha contagiato anche i protagonisti dell’esposizione, 5 dei quali sono andati in gol nel weekend: Matteo Pessina (Monza), Mikel Oyarzabal (Real Sociedad), Francesco Acerbi (Inter), Federico Gatti (Juventus) e Pietro Iemmello (Catanzaro), a cui vanno sommati i successi ottenuti da ospiti del calibro di Zdenek Zeman con il suo Pescara, il tecnico della Recanatese Giovanni Pagliari, il social media manager del Cosenza Marco Michelin e, ovviamente, la Maceratese.

Il consueto brindisi conclusivo ha rappresentato l’occasione ideale per svelare il tema della prossima edizione, che da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre 2024 vedrà protagonista il rumore. Storie che hanno fatto scalpore, storie di rottura, fuori dagli schemi, analizzate in una chiave di lettura contemporanea con l’obiettivo di contaminare il mondo e i valori dello sport in ottica pop.

«In questa edizione abbiamo proposto oltre 60 appuntamenti dedicati a storie e racconti di sport, in grado di offrire spunti di riflessione estremamente preziosi in campo e nella vita di tutti i giorni – dichiara Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime Festival – Ringrazio l’Amministrazione comunale, il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport e agli Eventi Riccardo Sacchi per aver sostenuto una manifestazione in netta ascesa, che vuole continuare a crescere anno dopo anno».

«Un’edizione di Overtime che, con passione, grande lavoro e nomi di altissimo rilievo, è riuscita a inanellare appuntamenti quasi tutti sold out, che hanno permesso di ammirare una Macerata che si è completamente immersa nello sport, nel giornalismo e non solo – commenta il sindaco Sandro ParcaroliUn festival che cresce di anno in anno e che è sempre più in grado di coinvolgere il territorio: dagli studenti alle istituzioni, passando per i privati fino alle associazioni».

«È appena andata in archivio un’edizione strepitosa in termini di qualità e varietà di eventi proposti – afferma Riccardo Sacchi, assessore allo Sport, agli Eventi e al Turismo – Anche quest’anno Overtime si conferma un asset capace di approfondire con intelligenza e lungimiranza due temi centrali come sport e cultura, coinvolgendo il pubblico in un percorso che ha registrato il pieno di presenze e di entusiasmo nelle varie location del Festival e in città. Un ringraziamento va all’associazione culturale Pindaro e a tutta la sua “squadra” per aver dato vita, anche quest’anno, a un Festival in cui, come Amministrazione, continueremo a credere e a investire anche negli anni a venire».

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