Quando entri a contatto con chi ama lo sport e non trova né vede limiti né barriere: un pomeriggio con la Nazionale Italiana Calcio Amputati ridà valore alla vita.
Questo mi è accaduto qualche pomeriggio fa quando la Gladius Pescara ha ospitato gli Azzurri per uno stage in vista del Mondiale in Turchia (dal 29 settembre al 10 ottobre).
Giocare per una passione, giocare per i valori che lo sport insegna, giocare per la tua patria, giocare per la vita: tutto questo era lì, in campo mentre la Nazionale Italiana Calcio Amputati disputavano l’amichevole con gli Allievi Gladius.
E lì c’erano anche i più piccoli presi, emozionati e curiosi di vedere quella partita; così come l’Under 17 che ha affrontato la Nazionale: chissà quale sensazioni vivevano quei ragazzi, chissà cosa hanno provato nel sapere di dover disputare la partita.
Un fatto è certo: la partita è stata disputata alla grande, e che partita! Quando si insegna il valore dell’avversario, si gioca sempre una gran gara.
Un bellissimo pomeriggio per me, per i grandi insegnamenti che gli Azzurri mi hanno regalato; la dimostrazione che lo sport è per tutti e di tutti, che tutti possono avvicinarsi allo sport del cuore, che lo sport unisce non divide che anima e rende liberi.
Un pomeriggio che l’Endas Abruzzo ha voluto fortemente e che la Gladius ha abbracciato per regalare ai suoi ragazzi un momento unico fatto di civiltà, etica, rispetto dell’avversario ed esperienza di vita.
E’ stato bello esserci stata, ore preziose che mi fanno amare sempre di più lo sport a modo mio.