Nazionale calcio amputati

Nazionale calcio amputati, parla il presidente Vergnani

Il sogno di Francesco arriva ai Mondali 2018 in Messico.

Sì perché dal 2012 di passi ne sono stati  fatti proprio grazie a Francesco Messori, nato senza una gamba, che ottiene 6 anni fa dal Centro sportivo italiano la possibilità di giocare in un campionato Csi di normododati. Utilizzando Facebook, Francesco recluta una squadra di persone amputate provenienti da tutto il territorio italiano. Sempre nel 2012 la squadra si costituisce sotto l’egidia della presidenza nazionale del Centro Sportivo Italiano.

A 6 anni di distanza Nazionale calcio amputati è ufficialmente parte della Waff (World amputee football federation) e disputerà i Mondali 2018 che si terranno in Messico il prossimo autunno.

Che storia ragazzi! Passione e forza di volontà hanno portato questi ragazzi a realizzare un sogno proprio nell’anno in cui la Nazionale maggiore ci ha lasciato un’estate senza pallone ma questa è un’altra storia…

Noi oggi parliamo di loro, della Nazionale calcio amputati e lo facciamo con il presidente Renzo Vergnani.

Innanzitutto complimenti per il traguardo raggiunto. I Mondiali 2018, che soddisfazione da presidente?

“Grande emozione e soddisfazione. Essere tra le prime 8 d’Europa è tanta roba. Finalmente si sono accorti che esiste un altro calcio. Vero. Direi uno sport estremo: correre con le stampelle è dura! I ragazzi sono stati davvero bravi a crederci considerando che molti di loro giocano e lavorano a differenza di altri paesi europei dove si parla di professionismo”.

Qual è stata la partita decisiva secondo lei?

“Contro la Francia. Se perdevamo era finita; i ragazzi sono stati bravi a conservare il pareggio”.

Con quale spirito affronterete la competizione mondiale?

“Vogliamo fare bene, abbiamo grandi responsabilità derivanti dal fatto di avere gli occhi del nostro paese puntati addosso. Certo, non siamo i migliori al mondo ma con una preparazione adeguata e con l’aiuto della Federazione (Waff), possiamo raggiungere dei risultati”.

Ricordiamo ai nostri lettori quando si svolgeranno i Mondiali.

“In Messico dal 24 ottobre al 5 novembre 2018”.

Da quanto tempo è presidente dalla Nazionale calcio amputati?

“Da un anno. In realtà io sono un tecnico ma a causa di cambi alla dirigenza, mi sono assunto anche questa responsabilità. Ora le cose cambieranno grazie al nostro ingresso nella Waff e tornerò al mio ruolo di mister. Un bilancio? E’ stato un anno splendido perché si è formata una squadra che ci ha permesso di raggiungere un traguardo prestigioso. Nei ragazzi è cresciuta la consapevolezza della loro forza e questo anche grazie alla forza delle persone che ci hanno seguito”.

Cosa vorrebbe da questo 2018?

“Completare tutti i progetti che abbiamo in cantiere e sono parecchi! Arricchire e consolidare lo staff dopo l’inserimento di un medico e di un massaggiatore e, infine, arrivare ai Mondiali come vogliamo noi: se abbiamo mezzi giusti e la possibilità di lavorare in modo sereno e adeguato, possiamo fare gradi cose. Se poi questo non accadrà, la colpa sarà solo nostra e non di fattori esterni”.

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