Perché correre lunghe maratone? Cosa spinge un atleta ad iscriversi? Qual è la motivazione?
A queste e altre domande, cerca di risponde il libro Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida, scritto da Matteo Simone ed edito da Edizioni Psiconline.
Il testo è stato presentato a Pescara nel corso della Rassegna Editoria Abruzzese alla presenza dell’autore e dello psicologo dello sport Massimiliano Di Liborio.
Siamo stati alla presentazione e abbiamo raccolto le parole dei partecipanti.
Matteo Simone: “Ringrazio la casa editrice per aver accolto la pubblicazione. Sono psicologo e psicoterapeuta ma anche atleta. I contenuti di questo libro riguardano proprio il mio lato di atleta, di mettermi in gioco con gare da 24 ore; confrontandomi con atleti, parlando con loro e vivere queste esperienze ‘estreme’. Con gli ultranunner ho analizzato quindi tutti gli aspetti della loro vita di atleti in relazione alla vita quotidiana. Un aspetto importante del libro è che il confronto nasce sia parlando con atleti comuni sia atleti di livello nazionale e internazionali. Ho scoperto un mondo dietro questi sport di endurance, un mondo complesso di fatica che va oltre il sudore; entra in gioco la propria capacità e la propria consapevolezza di andare oltre gli ostacoli, di gestire le crisi e i propri limiti. E’ stato bello entrare in queste realtà perché gli atleti sperimentano nel mentre dubbi, problemi ma anche condivisione, confronto e interazione”.

Massimiliano Di Liborio: “Sono rimasto colpito dal libro e da quello che è emerso: la soggettività cioè è stato dato un ruolo importante alle persone e, soprattutto, a coloro che ruotano intorno agli atleti a cominciare dalle famiglie per arrivare all’entourage”.