Luciano Verrigni: “Il calcio femminile è fatto di sacrifici”

Luciano Verrigini“Sono convinto che una squadra di calcio femminile debba avere un presidente donna e non un maschietto”. Questa frase mi ha particolarmente colpita e, nonostante abbia fatto l’intervista per telefono, ho percepito che Luciano Verrigni, presidente della Asd Pescara femminile, merita davvero questa carica.

Il mondo del calcio femminile a Pescara è tornata a giocare lo scorso anno dopo 10 anni di assenza e attualmente ha tutte le intenzioni di non mollare nulla per strada anzi, crescere sempre più. Proprio per conoscere meglio la realtà rosa del calcio pescarese, ho fatto una chiacchierata con Luciano Verrigni.

Cosa rappresenta per lei essere il presidente di una società di calcio femminile?

“Significa mettere a disposizione la mia persona, le mie conoscenze, le mie qualità, la responsabilità e il mio tempo, al servizio di giovani donne e dare loro la possibilità di crescere moralmente e, in un secondo momento, calcisticamente. Ritengo infatti che la convivenza civile e sociale siano le basi che poi portano a maturare nello sport e, in questo caso, nel calcio. La mia aspirazione è quella di rivolgermi a giovani ragazze che considero più disponibili e volenterose dei maschietti che, spesso, si sentono arrivati troppo presto. Le giovani calciatrici invece fanno sacrifici enormi anche a loro spese pur di dare sfogo alla loro passione. La metà del mondo è donna, ma noi calcisticamente parlando siamo indietro: in Italia sono poche migliaia le calciatrici a differenza, per esempio, della Germania che conta 850mila atlete. Alle idee devono seguire i fatti”.

Notizia dell’ultima ora è la bocciatura della Lnd alla messa in onda su Rai Sport delle gare di Coppa Italia femminile. Cosa ne pensa?

“Dare un rilievo al calcio femminile è stata una parte della promozione elettorale di Tavecchio che perorò la causa del settore parlando di forme di collaborazione tra club maschili e femminili. Ma quali possono essere i vantaggi se poi non si conclude nulla? In merito a questa vicenda, la Rai ha bisogno di essere pagata anche per organizzare lo staff di redazione a seguito delle gare; ma i soldi non ci sono quindi non si trasmette nulla. Ecco, è tutto un problema di carenza di fondi. Però…se la Figc si mette in testa qualcosa, dovrebbe almeno tentare di reperire qualcosina anche solo per ampliare il bacino d’utenza”.

Quali obiettivi ha il Pescara femminile?

“Prima di tutto il successo del movimento. Siamo nati lo scorso anno e abbiamo ricostruito da capo l’intero tessuto. Ci siamo affidati al mister Mario Di Giovanni che ci ha regalato un enorme soddisfazione facendoci stare in testa alla classifica fino all’ultima giornata di campionato. Abbiamo perso l’ultima gara ma non è quello l’importante. In un anno siamo riusciti a ricreare una realtà calcistica femminile al punto che Pescara, oggi, ha un’altra realtà ‘rosa’ del pallone. L’Olimpia. Quest’anno abbiamo rinnovato la rosa, sono rimaste solo 5 giocatrici, ma la voglia di vincere è sempre la stessa partendo dall’insieme e non solo da chi scende in campo”.

Per chi volesse conoscere meglio la società: asdfemminilepescara.it

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