lo sport e la Shoah

Lo sport e la Shoah, la mostra a Chieti

Com’era lo sport del passato… lo sport e la Shoah. Non è facile immaginare, pensare a quel periodo storico e allo sport ma c’è una mostra a Chieti che ce lo racconta.

Fino al prossimo 4 febbraio il Liceo Classico G. Vico della cittadina teatina, ospita la mostra itinerante lo sport e la Shoah I sommersi e i salvati; cimeli, storia e gesta dei campioni dello sport che hanno vissuto l’immane tragedia dei campi di sterminio.

Abbiamo visitato e visto questa mostra ed è incredibile, con gli occhi di oggi, guardare quei palloni, quelle scarpe, quelle racchette con cui tanti atleti hanno fatto imprese storiche.

E’ assurdo pensare che tanti non sono riusciti a vedere l’evoluzione dei loro attrezzi di lavoro per colpa della follia umana.

Le scarpe di Gino Bartali, in campionissimo che sui pedali e grazie alla sua bici ha salvato circa 800 ebrei; Leo Goldstein, salvato a qualche secondo dalle docce perché alle SS serviva un arbitro e si offrì volontario in quanto conosceva qualche regola.

Storie di uomini che si sono salvati grazie allo sport, grazie alle loro doti atletiche e qualità. Guardare e leggere delle loro vite, anche di chi non ce l’ha fatta, è un brivido lungo la schiena, è pelle d’oca, è dolore che è dovere non dimenticare per uomini e donne fortunati come noi.

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