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La Tocco Runners racconta da Giuseppe Melchiorre

Correre di notte… vi è mai capitato?

Ma non da soli, bensì in una vera e propria manifestazione di runners!

In Abruzzo c’è questa bellissima possibilità: si chiama la Toccolana, si corre a Tocco da Casauria (Pescara) ed è organizzata dall’Asd Tocco Runners.

Purtroppo per quest’anno la corsa non si svolgerà, la pandemia da Codiv-19 impedisce gli assembramenti dunque, il terzo sabato di luglio, non si potrà vivere un’emozione unica come la Toccolana.

Intanto però abbiamo voluto fare una chiacchierata con il presidente della Tocco Runners, Giuseppe Melchiorre per farci conoscere più da vicino questa realtà sportiva.

Presidente, raccontiamo come nasce l’idea di un’associazione sportiva di runners

“Tanti anni fa, grazie a un gruppo di amici di Tocco che amavamo la corsa. Eravamo già iscritti a un gruppo runners di Chieti e ci venne così in mente di crearlo tra di noi al paese. Da un’idea nata quasi per scherzo, abbiamo tirato fuori una bella realtà che si allargata ad altri paesini del circondario”.

Da quel momento ad oggi: tante corse, tanti traguardi. Ma cosa vuol dire essere presidente della Tocco Runners nel 2020?

“Fa molto piacere e mi sento molto soddisfatto perché un gruppo così grande non ci aspettavamo e nessuno si aspettava di creare; un gruppo che, oltre agli atleti, è forte anche come struttura: lo scorso anno siamo stati il secondo gruppo d’Abruzzo dopo Chieti e abbiamo superato Pescara (giunta terza). Una soddisfazione immensa aver portato Tocco da Casauria al pari delle grandi città abruzzesi. Poi c’è da dire che la società è un bellissimo gruppo che si vede anche nel ‘terzo tempo’ fondamentale per noi al fine di creare ancora di più il senso di squadra”.

A quante manifestazioni avete partecipato?

“Molte, tante. Tante anche le trasferte da Roma a Venezia fino a Firenze; organizziamo tutto noi dalla partenza, al pernottamento fino al ritorno grazie all’aiuto dei nostri soci e, in alcuni casi, con l’intervento diretto della società. Siamo gruppo allargato e coeso anche perché la nostra forza sta nel coinvolgere anche le famiglie”.

C’è una manifestazione che ricorda con più emozione?

“Assolutamente sì: quella Roma. Dal 2008 ci partecipo e ogni anno la trovo sempre più bella. Poi ci sono le nostre, due su tutte: la Toccolana che, purtroppo, quest’anno non si potrà disputare e il Trail del Monte Rotondo ancora in dubbio in quanto è solitamente programmata per settembre”.

La Toccolana, non una semplice gara di corsa. Ce la racconta?

“E’ il nostro cavallo di battaglia che si corre in notturna il terzo sabato di luglio. Una gara premiata più volte come la più bella d’Abruzzo, molto suggestiva alla quale teniamo tanto perché l’abbiamo vista crescere anno dopo anno. Siamo partiti con 180 persone fino ad arrivare a 1.200 partecipanti delle ultime edizioni; un incremento che ci stimola a curare ogni anno un piccolo particolare: ad esempio lo scorso anno, che celebrava i 10 anni della corsa, abbiamo messo la proiezione delle torri alla partenza; così come siamo stati i primi ad appendere le scarpe ai fili sospesi in aria e tanto altro. Ci piace curarla e prenderci cura di lei anche attraverso l’aiuto dei paesani propri in ogni angolo a incitare gli atleti partecipanti”.

Veniamo per chiudere alla stretta attualità: la corsa dopo il Codiv-19, come sarà correre rispettando le disposizioni di legge?

“Cambierà parecchio almeno all’inizio sia perché ci saranno regole da rispettare sia lo stato d’animo degli atleti: già adesso come facciamo allenamento, c’è attenzione se si incontra qualcuno; figuriamoci in manifestazioni con 10mila persone. Credo che non c’è ancora lo stato d’animo per tornare a correre come prima, bisogna aspettare”.

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