“Io scelgo di non colpirti”, “O lo lasci o entra a far parte di te”.
Sono queste le frasi che ci hanno colpito di più nel corso dell’intervista al M° di Karate Iris Puca della palestra SportAcademy di Spoltore.
Eh sì, oggi abbiamo fatto un viaggio in Oriente, un viaggio in una terra che sa di magia e calma; un viaggio che la Maestra Iris Puca ci ha fatto fare restando qui, nella nostra città.
Un percorso alla scoperta di qualcosa in più di una disciplina non semplice ma dal grande fascino: il karate.
Ecco cosa ci ha raccontato di lei e dei suoi ragazzi.
Partiamo dalla fine: un bilancio di questi Campionati Italiani di Karate tenutisi a Rimini.
“Un bilancio assolutamente positivo, con quasi tutti i nostri ragazzi saliti sul podio eccetto due ma solo a causa della mole di partecipanti alla manifestazione. La nostra Asd ha portato atleti dai 14 ai 32 anni sia nel Kata (forma) sia nel Kumite (combattimenti). Siamo molto felici dei risultati raggiunti anche perché per tanti ragazzi, era la prima esperienza a livello agonistico. Prossimo anno però vogliamo fare meglio e togliere il ‘quasi’ dai successi”.
Prossimi impegni?
“Dal 13 al 16 giugno a Bucarest ci saranno gli European Traditional karate ETKF che vedranno impegnato il nostro azzurro Daniele Miranda. Dal 20 al 24 giugno invece a Bratislava, si svolgerà il World Championship Karate WUKF con l’azzurro Roberto Samuel e le piccole karateke Altea Gaeta e Chiara Berardocco”:
Iris Puca invece, come e quando ha conosciuto il karate?
“Ero piccola e all’epoca lo sport era completamente diverso dai giorni nostri. Prima i maschi giocavano a pallone per strada, le ragazze in palestra. Questo significava che quello che si faceva in palestra dovevi fare; nella mia si faceva Karate e quello ho fatto. Poi con tempo è nata la passione perché questa disciplina, a un certo punto, o la lasci oppure entra a far parte di te. A me è successa la seconda cosa e oggi mi ritrovo ad essere Maestro di grandi e piccoli. Sì perché tempo fa ho avviato un corso per i genitori; un modo cioè per far capire loro cosa fanno i loro ragazzi, quali sono le loro difficoltà. Devo dire che è venuto fuori un bel lavoro perché genitori e figli si allenano e gareggiano insieme; si è creato un interscambio in cui l’uno dà all’altro”.

Cosa rappresenta per lei praticare quest’arte marziale?
“Il Karate è la vita stessa, è uno stato di vita che diventa parte di te dopo un lungo percorso che fa ben capire il significato della parola sacrificio”:
Insegnare questa disciplina, cosa dà a lei?
“L’opportunità di regalare qualcosa ai ragazzi, valori che la società attuale non ha più insiti. Sicuramente da quando ho iniziato all’età di 18 anni, è tutto profondamente cambiato. I ragazzi di oggi entrano carichi, ‘aggressivi’ rispetto al passato quando la loro prima volta era più ‘remissiva’; tutto questo porta inevitabilmente a cambiare ogni anno approccio al karate e non è affatto semplice. Anche perché dall’inizio alla fine del loro percorso ci sono sempre regole da seguire una delle quali riguarda le medaglie: se è meritata resta ala ragazzo, altrimenti rimane in palestra. Una regola con quale voglio far capire loro quanto la medaglia, il podio, non sono l’obiettivo principale; importante è quello che recepiscono della gara. E devo dire che oggi i miei ragazzi hanno ben capito quando quel riconoscimento è meritato e quando no; di questo sono molto fiera”.
Il Karate quindi è anche benessere?
“Assolutamente sì. Al di là del fatto che ogni attività e movimento fa bene alla salute, il karate ha dei movimenti strutturali che si ritrovano ogni giorno. Uno strumento di difesa personale? Non proprio, il Karate aiuta a muoversi: in una situazione di pericolo, per esempio, se sai come scappare è già una grande cosa. Inoltre, altri sport hanno uno strumento su verte tutto: la pallavolo, per esempio, ha la palla su cui ruotano allenamenti e partite. Il Karate ha il corpo e con il corpo devi vivere quotidianamente. Fare Karate significa coniugare mente è corpo: uno dei nostri criteri è non toccare ma sono io che decido di non colpirti”.
In conclusione, fare Karate è consigliato a tutte le età?
“Sì, anzi da adulti è una scelta consapevole, fatta perché hai cercato e vuoi praticare questa disciplina. A differenza invece dei bambini che possono essere instradati dai genitori o dai media del momento”.
Ecco i ragazzi saliti sul podio ai Campionati Italiani di Karate Fesik tenutisi a Rimini lo scorso weekend

Muffo Ims Isabella
1° Campionato Italiano Kata Shitoryu
5° Squadra Kata Open
Miranda Daniele
1° Coppa Italia Ippon
3° Campionato Italiano Sanbon
Roberto Samuel
2° Campionato Italiano Kata Shitoryu
3° Campionato Italiano All Style
3° Squadra Kata Bunkai
Gaeta Altea
3° Campionato Italiano Kata All style
2° Coppa Italia Kata Shitoryu
3° Squadra Kata Bunkai
5° Squadra Kata Open
Berardocco Chiara
3° Coppa Italia kata Shitoryu
3° Squadra Kata Bunkai
5° Squadra Kata Open
Muffo Ims Isabella
1° Campionato Italiano Kata Shitoryu
5° Squadra Kata Open
D’intino Lorenzo
3° Campionato Italiano Kata Shitoryu
Napoletano Alex
1° Coppa Italia Ippon
D’Andrea Piero
3° Coppa Italia Kata Shitoryu
Sablone Rita
1° Campionato Italiano kumite
3° Campionato Italiano Kata Shitoryu
Di Giovanni Mascia
2° Campionato Italiano Kata Shitoryu
3° Campionato Italiano kumite