Il campionato degli italiani

“Il campionato degli italiani”, il libro della Serie B

Il campionato degli italiani è il libro dedicato alla Serie B riprendendo la citazione del presidente di Lega B Abodi. Il testo è stato presentato a Pescara alla presenza del curatore Gianluca Campagna e di alcuni giornalisti che hanno partecipato alla stesura del 22 capitoli del libro.Presentazione a La feltrinelli

“L’antologia è stata creata a ‘pane, salame e pallone’ – dice il curatore Campagna – Il titolo riprende lo slogan coniato del presidente Andrea Abodi che rappresenta al massimo il concetto di calcio della Serie B. Il campionato italiano è l’unico che rappresenta tutte le regioni del nostro paese, e il calcio è ciò che unisce tifosi e calciatori. Ecco, questo è stato lo spunto che mi ha portato ad unire l’Italia. Nel racconto si parla di calcio e di sociale perchè si scende nella periferia e lì a volte le storie di vita non sono così semplici; proprio questo aspetto è stato il più affascinante da scrivere”.

Presente anche la blogger Eva Pommerouge che ha curato un capitolo molto delicato e ancora tabù nel calcio: l’omosessualità (guarda il video).

Massimo OddoAlla presentazione anche il mister del Delfino Pescara 1936 Massimo Oddo Campione del Mondo ai Mondiali del 2006. Con lui si è andati oltre il libro, affrontando temi più generali legati al pallone. “Mi arrabbio quando si dice che noi calciatori abbiamo ‘soldi facili’, è una frase semplice che non tiene conto dei sacrifici che abbiamo fatto e facciamo per arrivare o restare dove siamo. Per diventare campiona del mondo e oggi essere allenatore, a 15 anni ho lasciato la mia città, la famiglia e gli amici perchè credevo nel mio sogno. Oggi i talenti ci sono, il problema è che non vengono sfruttati e seguiti perchè magari mancano caparbietà e capacità. Ritegno che la vera differenza tra la A e la B sia la testa: serve convinzione nel credere in quello che si vuole fare. Attenzione però che il tutto non sfoci in presunzione, il limite è sottilissimo. La differenza tra Italia e estero? All’estero il calcio vive dentro lo stadio, fuori è una festa. In Italia è diventato business”.

 

 

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