Gladius Pescara

Gladius Pescara diventa Centro Tecnico del Milan AC

Dopo 10 anni di attività e lavoro con il Milan Academy, la Gladius Pescara è ufficialmente riconosciuto dal Milan AC come centro Tecnico.

Arriva in un’annata molto particolare per tutti questo importante riconoscimento alla struttura guidata dal presidente Angelo Nicolò.

“Diventare Centro tecnico, significa essere un riferimento sul territorio per le altre società affiliate non solo regionali ma anche per le aree limitrofe all’Abruzzo” ci dice il presidente Nicolò.

“Un riconoscimento – prosegue – che ci permette di lavorare di più sotto il profilo della formazione perché il Milan verrà sul campo molto più spesso; abbiamo già avuto infatti la prima visita di un supervisore. Formazione per lo staff e soprattutto, maggiori possibilità di far crescere i nostri gruppi che, oltre la nostro supporto, avranno a disposizione un surplus di lavori specifici attraverso cui migliorare la loro crescita nel corso della stagione sportiva. Diventare Centro Tecnico è importante anche per lo scouting: ci permette infatti di poter organizzare raduni per visionare ragazzi a livello regionale, grazie a un osservatore ufficiale Milan che ci “usa” come filtro per la ricerca dei nuovi talenti. Una spinta in più per continuare a lavorare specie dopo i mesi duri del lockdown; tutti volevamo tornare a fare il nostro lavoro sul campo e il riconoscimento dell’AC Milan ci ha dato una motivazione in più a livello professionale e umano”.

“Un altro tassello importante – ci confida Angelo Nicolò – che tengo a dire è che siamo stati scelti dalla Figc quale area di sviluppo territoriale all’interno del progetto dei Centri tecnici federali. Dopo Silvi e Castel di Sangro dunque siamo anche noi una struttura abruzzese che lavora per selezionare i ragazzi ma anche come formazione da portare sul campo sotto l’aspetto metodologico. Aspetto su cui noi siamo avanti in quanto facciamo già da 10 anni con il Milan”.

Con il presidente della Gladius Pescara, abbiamo parlato del libro L’evoluzione del gioco e il calcio femminile (link al libro in fondo all’articolo) e, a tal proposito, ci ha parlato di una promessa del movimento:

“Si chiama Noemi Passeri, anno 2015, le siamo affezionato tantissimo; è con noi da 4 stagioni che lavora sin da piccola con i maschietti e, a livello caratteriale e di determinazione, non ha nulla da invidiare ai ragazzi anzi è un esempio da seguire per loro. Sta facendo un bel percorso in quanto ha già fatto esperienze con società professionistiche che la tengono d’occhio: il Milan, la Roma calcio femminile, il Sassuolo calcio femminile.  Siamo legati a lei perché incarna i nostri valori: la determinazione, voler fare sacrifici, lottare fino all’ultimo. Tifiamo per lei e per il suo futuro nel calcio femminile che conta”.

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