Giulia Di Camillo, un nome che il mondo del calcio non solo abruzzese, sta imparando a conoscere: calciatrice del Chieti calcio femminile, studentessa, promoter e…una vita per il pallone. Sì, quando parlo di passione per questo sport, mi riferisco proprio a persone come lei che vogliono, amano e credono nel calcio. Giulia poi, da calciatrice ha qualche stimolo in più perchè il “pallone rosa” in Italia non ha mai avuto un ruolo anche minimamente paragonabile a quello del “pallone azzurro”.
Lei invece, proprio perchè è una sportiva, abituata a non mollare, a rialzarsi dopo ogni caduta, vuole sentire dal calcio femminile una voce. Con la sua squadra, il Chieti femminile, ha organizzato un convegno dal titoto Donne nel pallone con grandi protagonisti del calibro di Katia Serra ex Nazionale e Gianluca Di Marzio volto noto del giornalismo sportivo di Sky; ancora lei e il suo team hanno organizzato la Partita del cuore con la Nazionale italiana dell’amicizia. Non vi basta? Beh, allora leggete l’intervista che Giulia Di Camillo mi ha concesso!
Far crescere il calcio femminile. Le vostre numerose iniziative, stanno dando i frutti sperati
“Il calcio per me e mia sorella Giada è sempre stato uno stile di vita. Lo giochiamo, lo seguiamo e cerchiamo di continuare a crescere dentro e fuori dal campo sempre insieme a lui. La rubrica Donne nel Pallone ci sta portando grande soddisfazioni. Insieme a lei sono arrivate anche tante altre esperienze degne di nota. Tra queste anche la rubrica Donne nel Pallone on-air su Radio Stonata ogni mercoledì alle 15.45. Continueremo a dare il nostro meglio. Per noi è per chi ci sarà dopo di noi”.
Come nasce la rubrica Donne nel pallone?
“Nasce da una splendida idea che invece di rimanere rinchiusa in un cassetto si è concretizzata. GianlucaDiMarzio.com è un grande sito e siamo onorate di potervi scrivere. Gianluca Di Marzio è un grande maestro, e insieme a lui ha uno staff fantastico che ci supporta sempre. Nomino con molto piacere Nino Caracciolo, Riccardo Gatto e Max Sardella. Sono sempre pronti a darci consigli. Si lavora di squadra e mi piace”.
Oltre a progetti sportivi, avete realizzato tante iniziative benefiche, raccontaci le tue emozioni.
“Quando fai del bene, fai del bene anche a te stesso. Perché aiutare il prossimo ti crea benessere interiore. Con le quote rosa della LegaPro ho iniziato questo percorso (la mia prima tappa del cuore al Gaslini di Genova) improntato sul sociale e devo dire che sono molto felice di averlo intrapreso. Giriamo i reparti pediatrici d’Italia e regaliamo maglie, palloni e tutto il materiale calcistico delle squadre che rappresentiamo. Abbiamo anche adottato, tutte insieme, due bambini a distanza. Dai, anch’io sono in qualche modo una piccola mamma! Recentemente ho organizzato anche una Partita del cuore con la Nazionale italiana dell’amicizia, una onlus che gira l’intero paese. È stato tutto perfetto. E sicuramente non è finita qui, perché fin quando potrò, io sarò sempre presente per queste iniziative. Amo fare del bene. Amo dare, senza pretendere di avere. E dato che il sorriso non mi manca mai, donarlo ai bambini più o meno fortunati, non mi costa nulla”.
Pensi davvero che in Italia il calcio femminile un giorno avrà lo spazio che merita?
“In Italia il calcio femminile non avrà mai lo spazio che merita. Sicuramente crescerà ancora piano piano. Ma la strada è lunga. E attualmente questo ‘spazio’ lo vedo purtroppo lontano”.
Attualmente, nel campionato italiano femminile, quale secondo la squadra e la calciatrice più forti?
“La squadra più forte il Brescia. La calciatrice più forte Melania Gabbiadini”.
Un messaggio agli Azzurri impegnati nell’avventura Mondiale.
“In bocca al lupo Azzurri. Fatevi onore. Io sto con voi”.