La donna e il calcio: mai più lontane. Chi dice ancora che una donna non capisce di calcio, non solo si sbaglia alla grande, ma forse non conosce il mondo del pallone.
Basta con questi luoghi comuni, basta con i dubbi; una donna può assolutamente parlare di calcio con competenza e puntualità.
Una donna può assolutamente essere presidente di una squadra di calcio. Vi ricordate l’intervista ad Angela Di Benedetto (ora presidente dell’Asd Bacigalupo Vasto Marina)?
Ora facciamo ricredere gli scettici con un’altra donna presidente: Giovanna Barbetti, da pochi mesi al vertice del Giuliano Teatino.
Presidente, cosa rappresenta per lei il Giuliano Teatino?
“Lo considero mio figlio perché è nato 17 giorni prima di mia figlia, perché è la mia casa e perché prima di me era come un figlio per mio marito. Inoltre il Giuliano, da sempre, è prima un gruppo di amici e poi una squadra: è questa la nostra forza”.
Dopo 7 anni il presidente Tiziano Coccia le ha lasciato le redini della società: come si è sentita?
“Non nego di essere stata titubante all’inizio perché le responsabilità sono tante e tante sono le cose da fare come per esempio dialogare con i giocatori. Aver assunto questo ruolo, mi ha portato a parlare personalmente con i ragazzi di Giuliano e coinvolgerli nel progetto. Sento che c’è entusiasmo e sento aiuto dalle persone che mi sono vicine; non sono sola, ogni volta che c’è da prendere una decisione la prendiamo insieme”.
Si riparte dalla 3 Categoria, perché?
“Perché è necessario ritrovare l’entusiasmo che manca da un po’”:
Una donna presidente di una squadra di calcio, non una novità ma…
“Qualche battutina c’è ma io e Angela Di Benedetto andiamo avanti. Sono 7 anni che giro l’Abruzzo e campi di calcio e di calcio ne capisco, non mi importa ciò che pensa la gente perché ho la fiducia delle persone che ho intorno”.
Quale la sua priorità in questa nuova avventura da presidente e da donna di sport?
“Voglio ricreare entusiasmo a partire dal coinvolgimento dei ragazzi di Giuliano: la squadra deve essere composta dai giovani del paese. Diciamo che ci sto riuscendo e faremo il possibile per portare avanti questo progetto locale”.
L’obiettivo della squadra invece?
“Non mi nascondo: voglio vincere. Voglio tornare in Prima Categoria vincendo due campionati di seguito”.
Secondo lei cosa può dare una donna al movimento calcio rispetto a un uomo?
“Ho una speranza: che una donna possa portare altre donne nel calcio; non parlo sono di tifose allo stadio ma, per esempio, una partecipazione più attiva al femminile degli sponsor nelle società di calcio. Spero quindi che io e Angela non resteremo sole…”.