Quando alla redazione di Pescarapescara (il settimanale da me diretto) è arrivato questo comunicato, ho pensato subito ai motivi che mi hanno spinto a tirar su il blog e ho ritenuto di vitale importanza pubblicarlo perchè oltre lo sport entra in gioco la vita di tante persone, perchè questi due abruzzesi usano la bicicletta per il rispetto della pace nel mondo sancita in una delle massime competizioni internazionali come i Giochi Olimpici.
Sensibilizzare sul rispetto della tregua olimpica, periodo di “cessate il fuoco” che non viene rispettato, nonostante le risoluzioni Onu che impegnano i Paesi aderenti a cercare soluzioni pacifiche dei conflitti durante la celebrazione dei giochi olimpici invernali ed estivi. Con questo obiettivo due abruzzesi, Valerio Di Vincenzo, presidente della Fondazione Olos, e Peter Ranalli, ciclo regista, pedaleranno, dal 7 luglio, alla volta di Olympia. Seguendo le tracce dell’eroe Milone, il campione più osannato dell’antichità e allievo del celebre Pitagora, i nostri partiranno da Crotone e, pedalando fino a Brindisi, si imbarcheranno per la Grecia. Qui il ciclo-tour proseguirà fino a Olympia, per concludersi nel porto di Igoumenitsa. La motivazione che spinge i due ciclisti abruzzesi ad affrontare un’avventura “on the road” a pedali sulle strade elleniche e dell’antica Magna Grecia è quella di ripristinare una relazione tra gli antichi ideali Olimpici e la modernità. Durante il tragitto da Crotone a Olympia verrà girato il documentario dal titolo Bike4Truce2014 – on the road to Olympia.
“Le Olimpiadi antiche – ha ricordato Di Vincenzo – furono l’occasione per affermare l’identità unitaria di un popolo che, accomunato da una stessa lingua e dalle stesse credenze religiose, era afflitto da un perenne stato di belligeranza, spesso fratricida. La Tregua Olimpica fu istituita con gli effetti pratici di garantire la sicurezza degli spostamenti di pellegrini e atleti lungo i percorsi che conducevano a Olympia, ma ebbe la conseguenza ben più significativa di contribuire a rendere praticabile la partecipazione ai Giochi Olimpici e, con questo, ad affermare l’identità unitaria di un popolo e di una civiltà”. Il ciclo-tour sarà anche l’occasione per evidenziare la propensione alla ricerca delle iniziative sviluppate dalla Fondazione Olos. Come esempi sono state mostrate le biciclette con cui viaggeranno i due avventurosi ciclisti, che sono prototipi progettati, assemblati e testati da Valerio Di Vincenzo. Dal canto suo il “ciclo regista” Peter Ranalli girerà il documentario senza alcun aiuto tecnico e contando sulla sola capacità di trasporto delle attrezzature su bici indipendenti. Nel corso della presentazione è stata anche anticipata la collaborazione avviata, in occasione del Bike4Truce2014, con la Facoltà di Scienze dell’educazione motoria dell’università di Chieti. Da questa collaborazione si attende un contributo al successo dell’evento che, sotto il vessillo della Tregua Olimpica, condurrà gruppi autonomi di ciclisti alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Per informazioni: www.facebook.com/Bike4Truce