Le partite dei Mondiali di calcio. Già pronunciare una frase del genere, fa spiccare il volo alla fantasia pensando agli incontri tra nazioni, alle prodezze dei grandi campioni di tutto il mondo e alle sfide che hanno segnato e segnano ancora la storia del calcio internazionale. Elementi che, in tutti i paesi partecipanti alla fase finale, si ripetono ogni quattro anni con lo stesso entusiasmo, la stessa allegria e la stessa speranza della volta precedente.
Una manifestazione che vede girare miriadi di interessi e risvolti che investono (nel bene e nel male) le economie nazionali degli stati che di volta in volta ospitano il torneo. Non parlerò di questo aspetto perché non rientra nella mission del blog; mi soffermerò invece sugli aspetti più divertenti e positivi del Mondiale. Un esempio? Ricordate il ritorno dei nostri campioni dalla Germania nel 2006 da vincitori? Avete presente la sensazione di sentirsi al vertice del mondo, i più forti in assoluto? Ecco, anche ricordando quei momenti, se penso ai Mondiali di calcio, la prima parola che mi viene in mente è colore. I colori delle divise delle squadre, i colori delle bandiere e dei gadget dei tifosi, i colori che addobbano la città. Poi penso agli stadi, qualcuno rimesso a nuovo e altri costruiti ad hoc per la competizione. Le canzoni. Sì, le colonne sonore, alcune indimenticabili, che caratterizzano la storia di quella particolare annata. Infine penso alle mascotte: simpatici simboli che rappresentano le tipicità del paese ospitante e che animano le gare prima, durante e dopo.
E proprio immaginando la festa Mondiale del pallone, che ho deciso di far rivivere nella nostra mente mascotte e canzoni che si sono succedute nelle diverse edizioni.
Iniziamo dalle mascotte:
INGHILTERRA 1966: un leone, simbolo del Regno unito (ma anche della sola Inghilterra), indossa una maglietta con la bandiera del Regno Unito e con la scritta “World Cup”. Il nome fu World Cup Willie
MESSICO 1970: un ragazzo indossa la maglietta del Messico e un sombrero con la scritta “Mexico 70). Il nome era Juanito
GERMANIA OVEST 1974: due ragazzi indossano la maglia della Germania Ovest con le lettere WM (Weltmeisterschaft, campioni del mondo) e il numero 74. Il loro nome era Tip e Tap
ARGENTINA 1978: un ragazzo (gaucho) indossa la maglia dell’Argentina e veste un tipico cappello (con scritto Argentina 78), un fazzoletto al collo e frusta. Il suo nome era Gauchito
SPAGNA 1982: un’arancia (naranja), tipico frutto spagnolo, indossa la casacca della Spagna. Il nome era Naranjito
MESSICO 1986: un pique (peperoncino), caratteristico della cucina messicana, con baffi e sombrero. Il suo nome era Pique
ITALIA 1990: una figura stilizzata con il corpo composto da elementi cubici colorati di verde, bianco e rosso e un pallone come testa. Il nome fu Ciao, classico saluto italiano, scelto attraverso un sondaggio effettuato dagli italiano sulle schedine del Totocalcio
USA 1994: un cane indossa una maglietta di calcio rossa, bianca e blu con scritto Usa 94. La sua fu un caso unico come storia: venne pubblicizzata tantissimo nel periodo pre-Mondiale, per poi scomparire del tutto a torneo iniziato. Il nome, Striker, significa attaccante
FRANCIA 1998: un galletto, simbolo della Francia, con le parole France 98 sul petto. Il suo corpo è prevalentemente di colore blu, come la maglia della Francia. Il suo nome Footix, nasce dalla fusione di FOOTball-AsterIX
COREA DEL SUD-GIAPPONE 2002: di colore arancione, viola e blu creati al computer: Ato, Kaz e Nik sono i loro nomi. Membri di una squadra di Atmoball, Ato è l’allenatore mentre Kaz e Nik sono di giocatori. I nomi vennero scelti da una breve lista di utenti di internet e dai clienti McDonald’s del paese asiatico
GERMANIA 2006: un leone che indossa la maglia della Germania con il numero 06 e un pallone parlante di nome Pille. Il nome Goleo, nasce dalla fusione delle parole “gol” e “leo” (leone in italiano). Mentre Pille è il nome con cui i tedeschi chiamano il pallone di calcio
SUDAFRICA 2010: un leopardo con la criniera verde, che indossa una maglietta bianca e pantaloncini verdi. Il suo nome Zakumi, nasce dal prefisso Za acronimo di afrikaans e il vocabolo kumi che significa dieci in molti dialetti locali, a significare le 10 varietà di lingue-dialetti presenti in Sudafrica
BRASILE 2014: un armadillo di colore giallo con corazza azzurra, vestito con una maglietta bianca con la scritta Brasil 2014 e pantaloncini verdi. Il nome Fuleco, è composto da “ful” FUteboL ed “eco” ecologia.
Beh, quando parlavo di colori, le mascotte ne rappresentano l’essenza, il fulcro della manifestazione calcistica più importante; ma una parte altrettanto rilevante viene dalla musica o meglio dalle colonne sonore ufficiali del Mondiale:
CILE 1962: i Los Rambles presentano El rock del Mundiale
INGHILTERRA 1966: Lonnie Donegan scrive World cup Willie (Where in this world we are going)
MESSICO 1970: Roberto do Nascimento porta al successo Fùtbol Mexico 70
GERMANIA OVEST 1974: Werner Drexler & Jack White scrivono Fuball ist unser Leben
ARGENTINA 1978:Ennio Morricone, Orquesta filarmònica de Buones Aires compongono un testo interamente strumentale dal titolo Marcha del Mundiale ‘78
SPAGNA 1982: Plàcido Domingo scrive Mundial ‘82
MESSICO 1986: Juan Carlos Abara è scelto con la sua canzone Mexico ’86: El mundo unido por un balòn
ITALIA 1990: Gianna Nannini ed Edoardo Bennato scrivono la storica Un’estate italiana
USA 1994: Daryl Hall & Sound of blackness scrivono per l’occasione Gloryland
FRANCIA 1998: Richy Martin porta al successo La copa de la vida (the cupo f life)
COREA DEL SUD/GIAPPONE 2002: Anastacia scrive Boom
GERMANIA 2006: Herbert Gronemeyer feat. Amadou & Marian compongono Zeit dass sich was dreht (Celebrate the day)
SUDAFRICA 2010: Shakira feat. Freshlyground si esibiscono in Waka waka (This the time for Africa)
BRASILE 2014: Pitbull feat. Claudia Leitte & Jennifer Lopez preparano We are one (Ole ola).
Tra tutte queste note e tocchi di colore, auguro a tutti un
BUON MONDIALE 2014!