Atto di vincere, di superare l’avversario o gli avversari in uno scontro, in una competizione, in un incontro sportivo.
Questa è la definizione di vittoria, il fine ultimo, l’obiettivo a cui mirano professionisti e atleti amatoriali.
Vincere per se stessi, per la famiglia, per la squadra, per i tifosi. Ma quali possono essere i motivi che spingono a raggiungere un simile traguardo?
Noi abbiamo pensato a 5 concetti che possono far leva sul desiderio di arrivare alla vittoria.
Vincere aiuta a vincere
Quante volte lo abbiamo sentito dire da atleti ed ex atleti nel raccontare la loro professione? Tante. Una vittoria tira l’altra, squadra che vince non si cambia, etc sono tutti concetti simili ma in grado di esprimere un unico concetto: raggiungere dei risultati porta mentalmente a crederci, ad accrescere la fiducia in se stessi, nel gruppo e nell’ambiente. Così come vincere una partita dopo svariate sconfitte brucianti può aprire la strada a un filone di vittorie o, quantomeno, di buone prestazioni.
Dedizione al lavoro
Abbiamo intervistato tanti sportivi, professionisti e non ognuno con le sue peculiarità e caratteristiche che sono la loro forza. Ma c’è un aspetto che accomuna tutti: la dedizione al lavoro. Si diventa qualcuno e si emerge solo se alla base c’è il lavoro quotidiano, meticoloso e ripetitivo. Sì, ripetitivo perché uno sportivo ripete un esercizio, una mossa, un gesto centinaia di volte, ogni giorno, tutti i giorni fino a cercare la perfezione. Solo lavorando con intensità e dedizione si possono raggiungere dei traguardi, degli obiettivi e, perché no sfondare nella propria disciplina
Spirito di sacrificio
Questo aspetto è strettamente connesso al precedente. Lavorare significa sacrificio inteso come “lieve rinuncia a piccoli interessi e comodità o soddisfazioni, a qualcosa di gradito o di desiderato” (treccani.it). Cosa significa per uno sportivo? Lasciare da parte agi, privilegi e divertimento per dedicarsi con dedizione a una disciplina sportiva per raggiungere un traguardo: vincere. Chi non si è mai rinunciato a qualcosa per quell’obiettivo non potrà mai capire cosa significa la parla vittoria.
Orgoglio
Può avere significati diversi, non sempre è un valore positivo nella vita come nello sport. A volte può essere sinonimo di arroganza, altre volte è segno di stima e fiducia in sé; quella punta di orgoglio che serve per guardare oltre i propri limiti, fidarsi delle proprie capacità e puntare al massimo. Certo, non è detto che si possa raggiungere tutto, arrivare sempre primi ma quella punta di orgoglio può diventare una chiave di lettura efficace.
Competizione
E’ il cuore dello sport. Non si può essere sportivo se non c’è spirito di competizione. Il confronto individuale o di squadra è l’essenza di tutte le discipline. Competere, lottare, correre: così si cresce, così si diventa professionisti, così si dieta sportivi e così si vince. Come per l’orgoglio anche la competizione può avere una valenza negativa soprattutto quando si cerca di sopraffare l’altro. Non è quella la vera competizione: vincere essendo competitivi significa vincere rispettando gli sconfitti.
Ma…
Questo post non finisce qui, c’è una sorpresa: abbiamo rivolto la stessa domanda al mondo delle due ruote, ecco la risposta direttamente dal portale dedicato al motociclismo MotoPier e dalla penna della bravissima blogger Mary Perez.
Secondo voi, ci sono altri input da prendere in considerazione tra moto e pallone?