Parla come mangi. Inizio questo post con un modo di dire perché oggi parliamo di…modi di dire.
L’enciclopedia Treccani li definisce come “[…] espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significato fisso (poco o niente modificabile) a un significato non composizione cioè non prevedibile a partire dai significati dei suoi componenti”.
Più facile a dirsi che a farsi… Comunque, diamo spazio a quei termini, espressioni che sono entrate nel gergo calcistico quotidiano.
Quindi, pane al pane, vino al vino, ecco a voi 5 modi di dire che sentiamo quotidianamente nel corso delle telecronache e nei pre e post gare.
GOL MANGIATO, GOL SUBITO:
Capita spesso di sentirlo dire nelle telecronache. E’ una “legge del calcio” che si verifica nel momento in cui una delle due squadre arriva vicinissima al gol ( a volte c’è l’illusione di aver segnato…) ma, nell’azione immediatamente successiva, sono gli avversari ad andare a rete. Dura lex? Beh sì, soprattutto se il 90° è vicino, lo 0-0 sembra il risultato più scontato e invece… e invece la fortuna (?) ci mette lo zampino.
MANGIARE IL PANETTONE:
C’entra con il Natale ma non è propriamente un modo di dire positivo… Il riferimento è agli allenatori e consiste nel rischio di non tornare sulla panchina della squadra dopo le feste di natale. Motivi? Dipende dai vertici della società, solitamente l’esonero avviene perché non sono stati raggiunti i risultati sperati. Un modo di dire comunque valido per tutte le stagioni.
MELINA:
Non è il massimo del fair play in quanto può essere definita una tattica ostruzionistica per spezzare il ritmo di gioco. Di solito è effettuata tra i giocatori del reparto difensivo e consiste nell’attuare una serie prolungata di passaggi tra giocatori stessi al fine di mantenere il possesso palla.
Aggiungiamo che anche per chi vede la partita, non è proprio il massimo del divertimento!
ZONA CESARINI:
Indicano i minuti conclusivi e di recupero di una partita di calcio. Nel gergo, il gol fatto da una squadra appunto a pochi minuti dalla conclusione. Rete che, solitamente, è decisiva per il risultato finale. Il nome, viene dal calciatore Renato Cesarini il quale, in maglia azzurra e bianconera, era abituato a segnare sul filo del fischio finale. Insomma, un nome che entrato nel calcio italiano a suon di gol.
MINESTRA RISCALDATA:
A tavola può essere buona. Nel calcio dipende. Modo di dire che viene usato nel momento in cui un giocatore o allenatore fa ritorno in un club dopo un periodo di tempo. Esempi illustri sono: Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi alla Juventus, Roberto Mancini all’Inter oppure Mario Balotelli al Milan- Con quali risultati? Qualcuno è stato già scritto, per gli altri la partita è ancora in corso.