Avere tutto oppure l’assenza di qualcuno che ti segna per sempre: Casagrande è tutte e due le cose insieme; l’assenza di un padre e tutto quello che si può sperare e avere dal pallone.
Potrebbe quasi quasi bastare questo per parlare di Casagrande: all’inferno e ritorno, il libro di Enzo Palladini edito InContropiede.
La storia di un grande campione del calcio brasiliano con il Corinthians nel cuore, tanta voglia di giocare a calcio ma con l’istinto ribelle che non vuole tacere di fronte alle ingiustizie.
L’amicizia con Socrates che ricorda un po’ quegli amori infiniti, eterni che non muoiono mai ma valicano gioie, dolori, anni, mesi, dubbi e rabbie. Un’amicizia che i due fanno in tempo a recuperare prima del decesso di Socrates.
Walter (Casagrande) è un uomo che si è voluto fare male da solo, ha voluto curiosare un po’ troppo quei meandri bui della vita; del resto il suo istinto ribelle, legato anche al suo luogo di nascita (La Penha), non poteva portarlo altrove.
Eppure…eppure ci fu un momento in cui la luce trionfò sul buio: in Italia, ad Ascoli e poi Torino. Qui da noi Walter conobbe la vita nel senso più bello e pulito; sembrava rinato e troppo legato alla meraviglia del vivere; nel nostro paese infatti segnò tanto, regalò tante emozioni a se stesso e ai tifosi.
Ma quel richiamo… era troppo forte quando rientrò in Brasile….
E’ disarmante e a tratti brutale la descrizione che l’autore dedica a quei momenti di vuoto, oscurità e pazzia che portarono Casagrande a contatto con la morte più di una volta.
E’ devastante immaginare come un campione che ha raggiunto il tutto nel vero senso della parola, si senta privo di qualcosa al punto di giocare con la vita.
La vita. Quella che più volte l’ha tenuto e lo vuole ancora con sé per raccontare e raccontarsi, per far conoscere quanto sia difficile fare i conti con chi non c’è mai stato quando tu hai raggiunto tutto.
Sembra un caso (ma non lo è) leggere questo libro quando nel 2023 si parla ancora di scommesse, di atleti affermati che hanno raggiunto tutto ma che, per noia, per curiosità, buttano tutto al vento
Un problema scommesse che, nell’evoluzione umana, sono diventate una malattia chiamata ludopatia.