Babbo Natale

Caro Babbo Natale…

Caro Babbo Natale,

ti scrivo per… raccontarti del mio 2017.

E’ una lettera diversa dal solito perché non ti chiedo nulla, i regali li ho già ricevuti. Infatti è di loro che ti voglio raccontare.

Il primo è datato luglio 2017. Non ho mai scritto poesie ma quest’anno ho voluto provare; in realtà i miei amici mi hanno convinto a farlo.

Di cosa scrivere? Di quello che amo: di calcio. Femminile, per essere precisi.

Certo è che non mi aspettavo la telefonata che mi convocava alla serata finale in quanto premiata.

Sì Babbo Natale, la mia poesia La calciatrice, ha ricevuto una segnalazione al premio di Nazionale di Poesia Fragassi a Moscufo (Pescara). Che dirti, un’emozione unica e indescrivibile che mai avrei pensato di provare. Con una poesia poi!La calciatrice

Il secondo regalo sempre a luglio e sempre per la scrittura. Questa volta più vicino al mio lavoro.

Ah già, non ti ho detto che sono giornalista, quindi scrivere è il mio mestiere.

Il secondo regalo, ti dicevo, è addirittura da podio: sì, sono arrivata terza al Premio Nazionale di nazionale di giornalismo Vivi l’Abruzzo-Luigi Braccili. Sezione sport.

Anche questa volta calcio. Femminile. Un argomento che, nel mio Abruzzo, non è trattattissimo ma quella volta meritava davvero: le ragazze del Chieti Femminile peer la prima volta hanno portato un team abruzzese in Serie A.

Anche qui come descriverti l’emozione di quei momenti e della mail ricevuto dall’organizzazione del premio; ancora presa dal premio Fragassi, questo riconoscimento ha reso il mese di luglio 2017 tra i più bella della mia vita.

Caro Babbo Natale,

a fine lettera una cosa te la chiedo: riempi la tua sacca di speranza, un dono che troppo spesso viene a mancare.

 

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