Lo scorso decisi di scrivere una lettera a Babbo Natale. E’ stato un 2017 talmente emozionante che, a pochi giorno dalla festa più importante dell’anno, non potevo non ringraziarlo per i doni che mi aveva mandato con qualche mese in anticipo.
In questo inizio 2019 invece, voglio scrivere alla Befana. Alla vecchietta che da piccola mi faceva così tanta paura, vorrei chiedere dei doni non per me ma per il calcio che tanto amo.
Eccomi qui dunque cara Befana a scriverti,
la paura è passata! Tu che tutte le feste porti via e lasci la tua calza piena di prelibatezze ai bimbi bravi, non lasciare del carbone al mondo del pallone.
So che tanti sono stati i fatti negativi che hanno investito il mondo del pallone anche in questo 2018 che è andato via; ti chiedo, per il nuovo anno, di fare dei regali preziosi al mondo che con tanta passione seguo e continuerò a seguire.
Vorrei cara Befana che potessi portare nel tuo grande sacco queste 5 cose:
- Umanità: il calcio è un divertimento. Tornare a questo concetto darebbe un nuovo e diverso senso al pallone “dei grandi”; sarebbe un po’ come rivivere lo spirito di quando eravamo bambini e si giocava a pallone per la gioia di stare con gli altri e fare un po’ di baldoria;
- Tolleranza: ma perché fischiare un calciatore di colore della squadra avversaria? Ormai ogni squadra ha un giocatore di colore nella rosa, perché quegli orribili ululati che si sentono? Non è come contestare a priori il giocatore della propria squadra?
- Rispetto: per le decisioni degli arbitri. E’ arrivato il Var, finalmente la tecnologia è entrata in campo per aiutare l’operato di chi, un quanto uomo, a volte può sbagliare. Ecco, rispettiamo chi, in pochi secondi, deve prendere decisioni importanti per il corso della gara;
- Professionalità: a volte sembra sia sparita. Si parla di calcio professionistico ma capita spesso di non riconoscersi più in tale concetto. I calciatori, gli allenatori, i dirigenti sono punti di riferimento per i tifosi, se si perde professionalità a quei livelli, come pretendere che le persone possano confrontarsi civilmente senza arrivare agli scontri fisici?
- Passione: quella dei calciatori che scendono in campo. Hanno scelto questa professione perché il pallone è stato il compagno di tante avventure da piccoli. Ecco, che questo spirito rimanga con loro anche quando arrivano al vertice della carriera. Avere passione significa restare umili anche con il portafoglio sempre pieno e rispettare le regole che la società si dà al suo interno.
Cara Befana,
questo vorrei che lasciassi a tutte le società la prossima notte. Una calza piena di buoni propositi da concretizzare nel nuovo anno che è già parte di noi.