Calcio femminile: la partita è appena cominciata

calcio femminile“Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche”. Queste le frasi shock pronunciate dal presidente della Lega nazionale dilettanti Felice Belloli che hanno fatto il giro del mondo e acceso la miccia di un ambiente, quello del calcio femminile, che da tempo aspettava di esplodere.

Una serie di reazioni a catena che hanno portato prima alla sfiducia del presidente da parte del consiglio della Lnd; poi a sancire nero su bianco una vera e propria rivoluzione per il movimento italiano.

A cosa mi riferisco? A questo: “Con specifico obiettivo di dare maggiore impulso allo sviluppo del calcio femminile in Italia e per favorire l’apparentamento di club femminili con società professionistiche maschili, è stata deliberata la modifica che permette per le prossime due stagioni sportive l’acquisizione del titolo sportivo, la conclusione di accordi di licenza o l’acquisizione di partecipazioni da parte dei club professionistici”.  E’ il comunicato ufficiale del consiglio federale della Figc che non finisce qui: le società maschili avranno l’obbligo di sviluppare la base dell’attività giovanile con le Under 12.

Direi una novità assoluta per un ambito calcistico sconosciuto ai più…in Italia… perché in Europa e nel mondo è un’altra storia come hanno raccontato proprio a Postcalcium molte atlete…

Frasi sessiste che non finiscono di creare scompiglio. Belloli infatti, inconsapevolmente,  ha combinato un altro scherzetto a tinte “rosa” in un mondo, anche questo tutto maschile: il calcio femminile entra nei videogiochi! Eh sì, Fifa 2016 ha deciso di ospitare 12 squadre con le calciatrici più famose al mondo. Si prospettano gare interessanti nell’anno che verrà…

E le dirette interessate? Non potevano certo stare in silenzio e sono scese in piazza. A Milano, Napoli, Udine e Pescara sabato 30 maggio il calcio femminile ha manifestato sotto l’hashtag #IoStoConIlCalcioFemminile.

Nel capoluogo adriatico (cui si riferiscono le foto), l’organizzazione è stata dell’Asd Femminile Pescara il cui presidente Luciano Verrigni ha dichiarato: “Siamo qui per i nostri valori e i nostri principi”. Appuntamento al quale ha preso parte anche il consigliere della Provincia di Pescara  con delega alle Pari opportunità Leila Kechoud: “Ho aderito molto volentieri perché ci tenevo a dare il mio sostegno a queste ragazze che hanno il diritto di praticare lo sport che amano. E poi, scusate, chi stabilisce i parametri in base al quale uno sport è maschile o femminile?”.protesta

Altra partecipazione sentita, è stata quella del centro anti violenza Ananke con sede a Pescara nelle persone di Rita Pellegrini e Sara Di Giovanni le quali hanno annunciato l’adesione a una campagna nazionale dal titolo Five man: cose da uomini che farà tappa nella città adriatica giovedì 18 giugno e che si pone quale obiettivo “quello di usare la metafora sportiva per modificare gli stereotipi anche nelle relazioni sociali. Un’occasione per tornare a parlare di calcio femminile”.

E’ proprio vero il detto che tutto il male non viene per nuocere!

 

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