Bruno Conti

Bruno Conti, il calcio? “Un gioco da ragazzi”

Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo.

Tre volte… 1982 l’Italia sul tetto del mondo, quanti ricordi per chi c’era; quante emozioni per chi ha letto e visto immagini di quella giornata.

A proposito di lettura dai campioni del mondo 1982, oggi parliamo di “Bruno Conti. Un gioco da ragazzi” con Giammarco Menga ed edito Rizzoli.

Parole, immagini che sembrano più vicini che mai. Ricordi, curiosità ed emozioni che sembrano vive, di ieri, di qualche ora fa.

Per chi non c’era quella sera d’estate, è come tornare indietro nel tempo ed essere con loro lì, in quelle stanze d’albergo, con quel caldo asfissiante, con quella voglia di scendere in campo.

Emozioni… come la partita a carte sull’aereo con il Presidente Pertini oppure gli scherzi di Conti ai compagni di squadra, le scaramanzie!

Parole che palpitano e fanno scalpitare chi ama il calcio, chi ama gli Azzurri, chi ama la Roma. E perché non dimentichiamoci che Bruno Conti è romano de Roma purosangue, solo i colori giallorossi nel suo cuore.

Eppure, sapevate che abbiamo rischiato di non vederlo giocare a calcio? Eh sì, poteva diventare una promessa del baseball… Leggere per credere!

E anche qui, parlando di Roma, torna una sola parola: emozione. Aggiunta alla passione per quei colori, alla voglia di lottare per quella maglia sempre e comunque.

Chi vi ricorda? Bravi, un altro romano de Roma: Francesco Totti. E quei due sono pure legati da un bellissimo destino: sono gli unici due romani ad aver vinto lo scudetto con la Roma ed essere stati eletti Campioni del Mondo.

Leggere Un gioco da ragazzi, fa sembrare il calcio un vero gioco ma… attenzione, leggete attentamente quanto e cosa ha dovuto vivere ed affrontare Bruno Conti prima che quel pallone diventasse un gioco da ragazzi.

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