Quando uno sport è una questione di famiglia: è il caso dei Bortone; famiglia di Pescara in cui padre, figli e ora nipoti sono stati e sono dentro un palazzetto a infilare canestri uno dietro l’altro.
L’Antoniana Pescara Basket è la squadra della famiglia Bortone e oggi noi abbiamo fatto una chiacchierata con il presidente Massimo.
Da quanto tempo e perché il basket?
“Ho praticato questo sport (e non solo) sin da ragazzo per passione, condivisa dalla mia famiglia e non l’ho mai abbandonato, tanto da decidere di continuare a seguirlo come dirigente e ora come presidente di società. Nell’Antoniana Basket, di cui anche mio padre fu presidente, abbiamo giocato io, mia sorella Alessandra e mio fratello Marco (che ne è stato anche l’allenatore) ed ora ci sono mia figlia Cristina e mia nipote Leila”.

Il basket abruzzese di ieri e di oggi: tante le differenze?
“Sì, le differenze tra la pallacanestro di ieri e quella di oggi sono molte: si può notare, soprattutto, che adesso in campo contano di più il fisico e l’atletismo”.
Che stagione è e sarà quella 2018-19 dell’Antoniana?
“L’inizio è promettente per entrambe le categorie, maschile e femminile e, quindi, penso e spero di poter ben figurare in tutti i campionati”.
Da qualche anno c’è anche la compagine femminile…
“In effetti, il nostro obiettivo è proprio quello di promuovere e rivitalizzare il movimento cestistico, con particolare attenzione al settore femminile in ambito locale e considerando che Pescara ha avuto in passato anche due squadre femminili in serie A”.
Qual è il punto di forza della squadra maschile?
“Quest’anno la nostra squadra si avvale di giocatori esperti e, pertanto, il punto di forza sta proprio nell’esperienza e nella qualità del gruppo”.
Da presidente, ha un sogno che vorrebbe vedere realizzato?
“Uno dei miei tanti sogni è quello di tornare a vedere i palazzetti sportivi pieni di tifosi per assistere alle partite di tutte le squadre pescaresi, maschili e femminili, in ogni categoria come ai vecchi tempi”.