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Tiner, sport e depressione maggiore

Ultimo articolo sulle tematiche medico-sportive che ci hanno accompagnato per alcune settimane e concludiamo tornando a parlare di Tiner questa volta nel riavvicinamento alla pratica sportiva dei pazienti con depressione maggiore.

A. Lera, *V. Di Pizio, *E. Di Pizio

Introduzione

Abbiamo sottoposto a studio venti soggetti, di età compresa tra 40 e 60 anni, non praticanti alcuna attività sportiva da anni, a causa della presenza di Depressione Maggiore.

La metà di essi è stata trattata in add-on alla terapia farmacologia antidepressiva con TINER, (metodica di rilassamento psicocorporeo) valutandone l’eventuale ruolo positivo sul miglioramento dello stato affettivo nella prospettiva di un graduale riavvicinamento alla pratica sportiva (non agonistica).

Metodi

Tutti i soggetti, sono stati sottoposti a valutazione psicologica, prima dell’arruolamento allo studio, affrontato relativamente all’impiego del Test Hamilton D (criterio di scelta era quello di avere all’HAM-D un punteggio compreso tra 18 e 24 e quindi di essere già sottoposti a terapia con Antidepressivo (Paroxetina).

Il gruppo studio (dieci soggetti) è stato sottoposto in add-on per tre mesi a sedute di TINER (a cadenza settimanale), con successive sedute di mantenimento per ulteriori sei mesi (a cadenza quindicinale), mentre il gruppo controllo, di pari numero,  non effettuava alcun trattamento.

Risultati

Al termine, entrambi i gruppi  (gruppo studio e gruppo controllo) sono stati sottoposti a rivalutazione.

Sul piano psicologico abbiamo osservato nel gruppo studio un decremento di 7 punti nel 33%, di 5 punti nel 27%, di 2 punti  nel 21%, e situazione immodificata nel 19%  dei casi, al confronto tra l’ HAM-D iniziale e quello di verifica, relativo ai soggetti sottoposti a TINER.

Inoltre, nell’arco di 3 mesi tutti sono tornati a praticare attività sportiva non agonistica, con ulteriori benefici sulla qualità della vita, in rapporto al benessere secondario ad attività fisico-sportiva.

Nel gruppo controllo, invece non si è evidenziato alcun decremento, nel confronto tra l’ HAM-D iniziale e quello di verifica. Hanno manifestato una stazionarietà clinica ed affettiva e soprattutto nessun interesse per l’attività motoria.

In conclusione, nei soggetti sottoposti a TINER,  si è verificato un miglioramento dello stato affettivo.

Al miglioramento della performance affettiva (valutato attraverso l’ HAM-D) nel gruppo studio sottoposto a TINER, ha corrisposto un bilancio sostanzialmente immodificato nel gruppo controllo.

Il TINER, pare proprio svolgere un ruolo positivo sulla dimensione affettiva e sul graduale riavvicinamento alla pratica sportiva, con secondario incremento del benessere e miglioramento della qualità della vita.

Bibliografia:

R. Dujany: Teoria e Impiego Pratico della Kinesiologia Applicata, Tecniche Nuove, Milano (1995) 

DSM Teramo – Ospedale Civile di Giulianova – AUSL Teramo

*Servizio di Medicina dello Sport – DSB  Roseto degli Abruzzi –  AUSL Teramo

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