I disabili non chiedono di essere favoriti, chiedono solo di non essere ostacolati.
Questa frase dice tutto, raccoglie il senso della passione e dell’impegno di un’associazione, Discesa Liberi, che vuole dare un sorriso a tutte quelle persone ostacolate nel loro percorso di vita.
Come? Loro hanno scelto lo sport, precisamente lo sci per vedere il sorriso negli occhi e sulle labbra dei ragazzi che si rivolgono all’associazione. Il tema, come da nostra mission, ci ha molto colpiti e per questo abbiamo contattato il presidente, il dottor Lorenzo Repetto con il quale è uscita una bellissima chiacchierata.
Cos’è Discesa Liberi?
“E’ un’organizzazione che aiuta a sciare soggetti affetti da ogni forma di disabilità. Operiamo dal 2012 a Prato Nevoso, inserito nel Mondo Lessky in provincia di Cuneo. Una storia che nasce quando decisi di voler fare qualcosa all’aperto, magari aiutando i disabili. Mi informarono subito della scuola Snow Academy (a cui ci appoggiamo tuttora) il cui presidente è Simona Bonavita. In definitiva, forniamo attrezzature per sciare a titolo completamente gratuiti come i gusci (seduta su uno o due sci) per i ragazzi in carrozzina e i chiacchierini (altoparlanti posti alla schiena) per i non vedenti e ipovedenti. Aiutiamo circa 230 persone con disabilità con un’alta quota femminile. Il più grande aiuto ci è dato da persone che non ci chiedono denaro e dalla Fondazioni e Rotary che ci sostengono economicamente”.
Come si svolgono le attività su pista?
“I disabili ci chiamano in segreteria e ci dicono di cosa hanno bisogno. Qualche esempio? Se il parcheggio è lontano, li aiutiamo a raggiungere le piste oppure se ci sono ragazzi down che vogliono sciare ma non hanno modo e possibilità, gli diamo una mano”.
Quali sono gli obiettivi dell’associazione?
“La mission si può riassumere in tre momenti: portiamo i ragazzi disabili fuori dalle case, aiutiamo gli stessi a migliorare nello sci e ad alcuni impariamo a sciare, infine i ragazzi che sciano bene li facciamo allenare per partecipare alla gare. Abbiamo la campionessa italiana sitting di slamon speciale e gigante 2016/2017. Nel 2014 inoltre la Federazione italiana sci per disabili (Fisip) ci ha permesso di organizzare i Campionati italiani disabili; è stata la prima volta in Italia proprio qui a Prato Nevoso e tutto è andato per il meglio. E le assicuro che lo spettacolo di veder scendere questi ragazzi, si equipara alle discese dei normodotati. Mi preme sottolineare una cosa: il merito più grande di tutto quello che facciamo è della stazione sciistica che non dice mai di no alle nostre richieste. La più importante? Quella di creare una corsia preferenziale per disabili in tutte le seggiovie presenti a Prato Nevoso”.
Da presidente, quale la soddisfazione più grande?
“Sono orgoglioso dei miei collaboratori che, in realtà, sono consiglieri e del mio direttore tecnico Simona Bonavita che è la responsabile della formazione Maestri di sci specializzati disabili del Collegio Piemonte e Liguria. Una persona intelligente e in gamba. Tornando alla domanda, c’è un episodio che ancora oggi mi fa commuovere: c’era una bimba di 10 anni che voleva sciare e che il suo maestro ha portato con il guscio in cima alla pista. Io ero all’arrivo con i genitori e ho visto il suo sorriso pieno e contento dato che fino ad allora il vento dato dalla velocità più forte che aveva sentito sul viso, era quello della spinta a piedi della carrozzina. Ma la cosa che mi emoziona ancora adesso è stato lo sguardo dei genitori…”.
Quali iniziative in programma per il 2018?
“Abbiamo in programma per i prossimi giorni un corso per Guide e assistenti ai disabili sugli sci (3-4 febbraio) e una gara di Coppa Italia Sci alpino-Gigante per atleti disabili (4 febbraio)”.
Volete saperne di più? Ecco un video tutto per voi: