Valentino Villanova

“Fumetto sportivo? Vorrei raccontare la storia di Totti”

“Laureato in architettura a Venezia, è un disegnatore che spazia dalla caricatura alla grafica, dall’illustrazione al fumetto. Come illustratore e fumettista collabora con l’Associazione Cattolica Italiana; con la Banca di Credito Cooperativo Prealpi, realizzando il fumetto Alex Dream; con la Fipav di Padovarealizzando il fumetto I Miniamici del Minivolley; per il Calcio Padova realizzando le caricature della squadra […]” questo e tanto altro su sito www.valentinovillanova.it.

Qualcosa di lui l’ha detta anche a noi! Curiosi? Leggete l’intervista e… occhio al regalo!!!

Da dove nasce l’idea di unire il disegno allo sport?

“Ovviamente sono sempre stato molto appassionato di disegno, caricature in particolare, e di sport: unendo le due passioni è stato naturale iniziare a unire i due mondi…con un tratto di matita! Oggi, da disegnatore professionista, mi capita sempre più spesso di disegnare fumetti per associazioni sportive (calcio, pallavolo, basket, rugby,…): il fumetto che seguo da più tempo infatti sono i MiniAmici del MiniVolley per la federazione italiana di volley”.

Come vede il calcio un disegnatore?

“Mi sono sempre divertito a seguirlo, anche se non sono mai stato un tifoso ‘sfegatato’: ho sempre tifato per il bel calcio. Da fumettista ho sempre visto i calciatori come dei supereroi molto adatti a diventare dei personaggi per dei fumetti. Infatti per 2 anni di seguito dei miei disegni sono stati scelti per diventare delle figurine del mitico Album dei Calciatori Panini: nel 2016 la mascotte del Torino e nel 2017 la caricatura del ‘gallo’ Belotti”.

Valentino è tifoso di quale squadra?

“Ironia del destino, per 2 anni è stato scelto un mio disegno che raffigurava il Torino, mentre la mia fede è rossonera! Ma come anticipavo, tifo soprattutto il bel calcio… finché non torniamo ad alzare la coppa con le orecchie!!! (A lato in regalo a tutti gli amici milanisti una caricatura dei più grandi eroi del Milan)”.

Milan
Caricatura Milan

Disegnare in modo analogico prima digitale ora. Com’è cambiato il tuo lavoro?

“Ormai è importante saper usare bene anche i programmi di grafica digitale, che fanno risparmiare tempo e ti permettono effetti difficilmente raggiungibili a ‘mano libera’: tuttavia io adoro e continuo a disegnare su carta. Mi piace la matita che striscia sulla carta, l’odore della carta stessa e tutte quelle sensazioni che il monitor non ti può dare… e poi, diciamolo, almeno ti resta qualcosa di reale in mano! Personalmente adoro ritrarre in stile cartoon le persone, pochi secondi con un semplice pennarello: spesso vengo chiamato per rallegrare eventi e posso assicurare che nessuno resiste al fascino della caricatura!”

Uno sportivo a cui vorresti fare una caricatura?

“Ne ho fatte veramente tante caricature ai grandi sportivi, per diletto o per lavoro, dai campioni del calcio a quelli del nuoto, dall’automobilismo al motociclismo. Sono molto legato in particolare ad una caricatura che realizzai qualche anno fa ad Andrea Pirlo, che mi scrisse una lettera per ringraziarmi dell’idea”.

Immaginando un fumetto sportivo, quale sport e quale storia ti vengono in mente?

“Ci sono talmente tante storie stupende nello sport che sceglierne una sarebbe limitante. Nel calcio sarebbe fantastico pensare di realizzare un fumetto su un campione come Francesco Totti: ha fatto emozionare talmente tanto il suo pubblico pur vincendo relativamente poco che sarebbe un eroe perfetto! Qualche casa editrice interessata al mio progetto?”.

L’aspetto più importante del tuo mestiere?

“Premetto che il mio è il mestiere più bello del mondo e, per fortuna, continua a restare ancora una grande passione. Ma se devo pensare alla cosa più importante del mio lavoro direi la voglia di migliorarsi sempre, continuando a leggere fumetti, ‘copiare’ i grandi maestri e disegnando tanto…tantissimo!”.

Juventus
Caricatura Juventus

Qualche consiglio a chi vuole intraprendere questa professione?

“Posso dire di seguire la propria passione mettendoci il cuore, di essere disposti ad impegnarsi, di continuare a studiare, di essere curiosi e lasciar libero sfogo alla propria creatività. Con tanta perseveranza e una giusta dose di ‘sfacciataggine’ i risultati, nel lavoro come nello sport, si ottengono”.

 

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