Alimentazione e sport Pizzoli

Alimentazione e sport: parlano gli atleti

Alimentazione sana e un corretto stile di vita, sono ormai un mantra per tutti. Mantenersi in forma anche attraverso una corretta nutrizione, è l’equilibrio a cui si aspira e che gli sportivi di professione devono raggiungere se vogliono risultati e successi. Stare dunque a stecchetto a tavola? Sì, per loro che necessitano di aver una stabilità giornaliera quando salgono sulla bilancia…

Si è parlato di questo nel convegno svoltosi a Pescara dal titolo Attività fisica e nutrizione: il segreto della longevità che ha visto la partecipazione di atleti ed ex atleti abruzzesi i quali hanno raccontato il loro rapporto con il cibo.

Ecco le loro testimonianze:

Maurizio Gobbi (allenatore Pescara Femminile Pallanuoto): E’ un aspetto, quello nutrizionale, che dobbiamo ancora gestire al meglio; ho intenzione di farmi portavoce con la società al fine di inserire figure specifiche in tal senso. A volte capita che in allenamento ci siano prestazione dubbie e mi vien da pensare possano dipendere da un’alimentazione non adeguata. Sicuramente, rispetto a quando giocavo io, è cresciuta l’informazione sull’argomento ma resta bassa l’attenzione generale delle società sportive; ognuna va per conto suo mentre servirebbe una disciplina più chiara per l’intero sistema. Cosa mangiamo prima delle partite? Piatto di pasta, petto di pollo o prosciutto crudo in generale, ovviamente la dieta andrebbe personalizzata da atleta ad atleta.

Mario De Benedictis (atletica): nel nostro sport ciò che conta è il reintegro: sono infatti molto attento a capire le modalità di recupero dopo uno sforzo fisico come il nostro mediante l’uso degli aminoacidi e i il loro controllo nelle modalità di assunzione, essenziale per non sfociare nel doping.

Vincenzo Gambone (ciclista): E’ un aspetto importante per noi sportivi a tal punto che lo ritengo un ruolo che debba essere svolto da professionisti della nutrizione. Le opportunità ci sono ma spesso non vengono colte per i costi elevati; è una giustificazione che non capisco: salvaguardare la propria salute, a mio parere, non ha prezzo. Quella di affidarmi a un nutrizionista, è una scelta che ho fatto e sto avendo dei risultati tangibili anche modificando il mio regime alimentare. Come? Inserendo proteine animali che prima non assumevo, e mi trovo e sento bene.

Anastasia Grimasca (tennista): Quando ho iniziato, a 14 anni, non esistevano tutte queste informazioni e mangiavamo ciò che volevamo. Fortunatamente il tempo ha cambiato le cose e anch’io oggi ho molte più regole grazie ai consigli di uno specialista: è una garanzia puntare sulla propria salute. Il mio pre partita? Colazione abbondante, pranzo con pasta integrale o riso e petto di pollo; mezz’ora prima della gara assumo aminoacidi e Sali minerali durante il match.

Marco Pizzoli (preparatore atletico Pescara calcio a 5): grazie alla lungimiranza della società, abbiamo iniziato un percorso che vede l’integrazione del lavoro del medico con quello del nutrizionista con l’obiettivo di gestire al meglio l’atleta anche al di fuori della stagione sportiva. Il calciatore infatti resta tale anche quando è lontano dalle competizioni anzi, è in quel periodo che deve essere svolto il lavoro più importante. Un esempio? Le Final eight di Coppa Italia vedono 3 gare in 4 giorni: gestire il giocatore solo a ridosso delle gare, non ha senso; il percorso va iniziato prima. Un progetto che sta dando risultati importanti anche sotto il profilo delle prestazioni in campo.

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