Barzilai Aristone

Valeria Briga: nonno Barzilai tra musica e calcio

Barzilai Aristone. Un nome che a tanti non dirà nulla ma per Montesilvano e i montesilvanesi rappresenta un importante pezzo di storia.
Ci siamo imbattuti in questo personaggio abruzzese quando, dal Comune di Montesilvano, è arrivata una mail nella quale si annunciava la presentazione della partitura dell’inno del Montesilvano calcio fino agli anni 50/60.
Ci siamo incuriositi e abbiamo pensato bene di raccontare la storia di Barzilai Aristone attraverso le parole della nipote Valeria Briga, insegnate di pianoforte la quale è stata chiamata a eseguire l’inno Montesilvano ci sa far.

Valeria BrigaValeria, chi era nonno Barzilai Aristone?
“Il nonno è stato la mia guida ispiratrice per la musica. Dei suoi tanti nipoti io sono stata l’unica a ereditare la sua passione. Nonno suonava il violino, frequentò il liceo Musicale dell’epoca di Montesilvano e, due anni prima di conseguire il diploma, conobbe mia nonna e si sposarono giovanissimi. Per questo e per altre esigenze famigliari lasciò gli studi per dedicarsi ad altro. Ma non abbandonò mai la musica: suonava tutti i pomeriggi. Aveva orecchio e doti straordinarie che gli permisero di suonare qualsiasi strumento. Io sono l’unica che, avvicinandomi per gioco, ha poi trasformato la passione per la musica in lavoro. Ricordo quando da piccola suonavo insieme al nonno oppure quando andavamo a Pescara nei negozi musicali a comprare strumenti e spartiti. Momenti bellissimi. La sua grande passione riusciva a trasmetterla agli altri attraverso l’insegnamento: ogni pomeriggio infatti casa era piena di ragazzi tra cui l’ex sindaco Gallerati, Scannella e Cantagallo. Persone che poi sono riuscite a prendere anche il diploma di primo livello”.

Che emozione suonare l’inno Montesilvano ci sa far?
“Nonno ha scritto tante musiche tra cui questo inno che, in realtà, è stato un omaggio e regalo a Montesilvano. Sono parole rimaste sempre nella sua testa, non c’è testo né partitura musicale. Tempo fa poi Gallerati e Scannella con gli audio e ricordando le parole dell’inno, decisero di metterlo su carta attraverso uno spartito con gli arrangiamenti del maestro Piovano. Mi hanno chiesto di suonarlo al pianoforte lo scorso 7 dicembre, giorno dell’anniversario della morte del nonno, e per me è stata un’emozione doppia quando ho visto la sala gremita di gente e tutti che cantavano l’inno. Nessuno aveva dimenticato una parola. Molti sono anche venuti da fuori regione come un ex chirurgo di Bologna il quale ha scritto un libro sulle personalità montesilvanesi. inserendo anche nonno Aristone. Se era tifoso? Amava il calcio e seguiva il Montesilvano ovunque animando gli spalti in musica. Nella vita ha fatto anche l’arbitro scrivendo un altro di inno di cui conservo la partitura. Non posso che essere orgogliosa di lui e della nostra famiglia nonché dell’affetto dimostrato da tutti i montesilvanesi”. Montesilvano ci sa far

Qualche pillola…

Un inno che i tifosi intonavano durante le partite di calcio, fino agli anni 50/60 e risalente al periodo antecedente la seconda Guerra Mondiale. Per la prima volta, questa composizione della storia di Montesilvano è stata messa in partitura, grazie alla passione e all’impegno di due musicisti veterani della città, Renzo Gallerati e Gianni Scannella, coordinati nella fase di armonizzazione e trascrizione in pentagramma, dal direttore d’orchestra Antonio Piovano.
Autore dell’antica composizione fu Barzilai Aristone, barbiere montesilvanese animato da un forte amore per la musica.
“Ogni tanto, la nostra Montesilvano prova a rileggere un certo passato che le appartiene, con simpatia ed orgoglio, pur con velata nostalgia – ha dichiarato Renzo Gallerati – Questa canzone, inno dell’allora celebre e poche volte battuto sodalizio paesano di Lu fubballe (football), aiuta anche a comprendere come alle partite le nostre tifoserie si recavano cantando. A differenza di quanto accade oggi sugli spalti, per grandi, piccoli e medi campionati. L’indimenticato Barzilai Aristone, ancora oggi, viene a offrirci le sue note piene di allegria”.
“Quella che verrà presentata mercoledì – ha aggiunto il sindaco Francesco Maragno – è una riscoperta importante per la comunità montesilvanese. Si tratta di uno spartito che riuscirà a risvegliare il senso di appartenenza e di identità dei cittadini. Il mio personale plauso e di tutta l’Amministrazione va ai musicisti, Piovano, Gallerati e Scannella che grazie a questa partitura, ci riporteranno indietro nel tempo, aiutandoci a rivalorizzare quei valori di attaccamento al territorio e di unione tra montesilvanesi, che forse troppo spesso dimentichiamo”.

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