Il sotfball in Abruzzo, il softball a Chieti da 40 anni. Una sorpresa per noi che, ovviamente, non potevamo lasciarci scappare; dovevamo saperne di più anche perché, lo sapete ormai, ci piace dare spazio a sport di cui si parla pochissimo. Ci siamo attrezzati e ne abbiamo parlato con una delle protagoniste dell’Atoms’ Softball Chieti: Virginia Gigante.
Quarant’anni di storia. Raccontiamo come nasce l’Atoms’ Softball Chieti
“L’Atoms’ Softball Club Chieti nasce nel 1976 per idea del suo fondatore e presidente storico Beniamino Gigante che, appena tornato in Italia dal Venezuela, decide di portare a Chieti lo sport che aveva conosciuto da bambino: il baseball. Nasce così la prima storica squadra maschile, formata da ragazzi di Chieti, a cui negli anni successivi si aggiungeranno i tanti figli di immigrati italiani, tornati in quegli anni in Abruzzo dal Venezuela. L’anno successivo, nel 1977, nasce la squadra femminile, la prima in Abruzzo. Fino al 1982 baseball e softball proseguono insieme, e poi nel 1983 il presidente Gigante decide di andare avanti solo con la femminile, che in quello stesso anno raggiunge traguardi importantissimi: dopo aver vinto ben 6 titoli regionali, conquista una storica promozione in serie A2. È la prima squadra abruzzese in una serie nazionale. Nel 2007 la presidenza passa nelle mani di Luigi Salvatore. E cambia anche l’assetto sportivo della squadra, che fa il salto di qualità, diventando subito il punto di riferimento di tutto il ‘batti e corri’ regionale. Vince per ben 10 stagioni il proprio girone di serie B, fino al 2013, quando conquista la serie A2, serie in cui milita tutt’oggi, come unica realtà d’Abruzzo. Una escalation di successi, fino al recentissimo terzo posto nel girone di A2 Abruzzo-Marche-Lazio, conquistato lo scorso mese di luglio. Un motivo in più per festeggiare l’anno del Quarantesimo, celebrato in grande stile, con una festa di ex giocatrici, ex allenatori e amici di sempre arrivate per l’occasione a Chieti da tutta Italia”.
1976-2016, com’è cambiata la mentalità delle ragazze e dell’Abruzzo verso questo sport?
“Le ragazze sono sempre entusiaste di praticare uno sport di squadra e sono tutte molto legate alla nostra società. Certo non è facile fare i cosiddetti ‘grandi numeri’ quando la disciplina in questione è considerata tra gli ‘sport minori’. Però la curiosità e l’entusiasmo con cui bambine e ragazze si avvicinano al softball sono sempre molto forti. La carenza di strutture poi non aiuta a far conoscere la nostra realtà sportiva. Ricordiamo infatti, che nonostante i 40 anni di attività, l’Atoms’ Chieti non ha ancora un proprio campo su cui giocare. Si allena a Chieti Scalo sul ‘diamante’ del baseball, che però ha misure differenti dal softball e soprattutto ha il manto in erba, quando, al contrario, il softball si gioca sulla terra rossa. Ogni volta ci dobbiamo adattare montando transenne e reti. I problemi del campo purtroppo sono una costante che ci accompagna da sempre, ma non certo ci fa rinunciare alla nostra passione”.
“È difficile stilare un elenco. Sicuramente l’anno della svolta è stato il 2013, in cui la società approda in serie A2. Da allora le ultime quattro stagioni hanno portato l’Atoms’ Chieti alla ribalta nazionale, con due terzi posti in A2 e con la partecipazione alla Final Four nazionale di Under 21. L’ultimo grande risultato è stato raggiunto proprio a luglio 2016: uno storico terzo posto in un girone a sei squadre, conquistato con una formazione di giovanissime (classe ’99, 2000 e 2001) alla loro prima esperienza in una serie maggiore. Una soddisfazione in più per la nostra società che da sempre punta sul settore giovanile e sull’inserimento delle ragazze in prima squadra”.
Il softball in Italia non è molto conosciuto, perché?
“In realtà credo che baseball e softball siano oggi abbastanza conosciuti, anche in Italia. Il vero problema è che qualcuno ha difficoltà a comprendere le dinamiche del gioco. In Italia infatti siamo abituati ad assistere a sport di squadra ‘tutti contro tutti’ in cui le due avversarie si affrontano contemporaneamente per tutta la durata del match. Il softball invece prevede una fase di attacco e una di difesa, ben distinte tra loro, in cui il battitore (per intenderci, quello con la mazza) attacca da solo contro tutta la squadra avversaria che sta in difesa (per capirci, sono quelli schierati in campo con il guantone). Ma forse il vero motivo della poca diffusione di baseball e softball in Italia è la cronica mancanza di strutture. Se ci fossero più campi e più momenti di gioco, anche nei parchi pubblici, nelle scuole, nelle periferie, allora sì che questo sport troverebbe più spazio e maggiore visibilità”.
Che bilancio si può tracciare per questo 2016?
“Il bilancio 2016 è estremamente positivo. A gennaio l’arrivo del nuovo manager, Fabio Borselli, ha dato nuova energia a tutto l’ambiente. Borselli, arrivato a Chieti dopo anni ad Arezzo, ha da subito puntato sul settore giovanile, portando le ragazze più giovani a esordire in prima squadra, a fianco delle veterane, alla loro quarta stagione in A2. Una scelta coraggiosa, supportata dai vertici societari e che non ha tardato a dare i suoi frutti: terzo posto in classifica, eguagliato il record stagionale di 15 vittorie e ben 6 atlete all’esordio da titolari in A2. A gonfie vele la stagione dell’Atoms’ anche nei settori giovanili, con ben tre campionati disputati nelle diverse categorie Under 21, Cadette (in franchigia con Tollo, Atri e Pescara) e categoria Ragazzi, i più piccoli (dai 6 ai 12 anni), una squadra formata da bambini di Chieti Scalo e Bucchianico”.
Com’è organizzato un campionato di A2 di softball?
“Il campionato di serie A2 nazionale è suddiviso in tre gironi interregionali. L’Atoms’ Chieti è stato inserito nel girone C, centro-sud, insieme a Montegranaro, Macerata, Caserta, Roma e Acilia. Il campionato si è disputato su tre gironi, andata, ritorno e seconda andata, per un totale di oltre 30 partite. Ogni domenica, infatti, si giocano due partite, a distanza di mezz’ora l’una dall’altra, contro la stessa squadra”.
In quale struttura vi allenate e il quale giocate?
“La squadra si allega e gioca le partite casalinghe sul ‘diamante’ Santa Filomena, in via Amiterno a Chieti Scalo. Qui ci alleniamo tre volte a settimana, da marzo e ottobre. Durante i mesi invernali, invece, l’allenamento si svolge indoor, in sala pesi (Centro Sportivo Carducci, Chieti) e nella palestra della scuola media IV circolo, Chieti Scalo.
Cosa spinge una ragazza ad avvicinarsi a questo sport?
“Il bello del softball è che innanzitutto è uno sport di squadra (si gioca in nove) e quindi le ragazze ne sono attratte per lo spirito di gruppo, coesione e divertimento che si crea all’interno di un gruppo di adolescenti coetanee. Ma il softball è anche uno sport individuale, perché in ogni singola azione di gioco (il lancio, la battuta, la presa), ogni atleta è comunque da sola a prendere decisioni in pochissimi secondi. E poi si gioca all’aperto, in primavera e in estate! Insomma, un gioco più che completo, divertente e appassionante. Quando andiamo con i nostri tecnici all’interno delle scuole, bambini e bambine rispondono sempre con molto entusiasmo. Dunque, provare per credere!”.
Per coloro che vogliono iscriversi o avere informazioni, come possono contattarvi?
“Gli allenamenti non si fermano mai, quindi chiunque voglia venire a provare e fare due tiri con pallina e guantone è il benvenuto! Ci trovate al campo Santa Filomena fino alla fine di settembre. Chiunque voglia chiedere informazioni sugli orari degli allenamenti, può contattarci al 339.2229151, su Facebook (Atoms’ SoftballClub Chieti), oppure inviando una mail all’indirizzo: info@atoms-chieti.org. Vi aspettiamo!”.
L’organico
Presidente: Luigi Salvatore
Direttore sportivo: Loredana Marino
Dirigenti: Roberta Carducci, Ivana Di Girolamo
Manager: Fabio Borselli
Coach: Scilla Cervone
Atlete: Anna Salvatore, Grazia Zuccarini, Micaela Capitanio, Emma Del Sindaco, Alessia Marcone, Claudia Zuccarini, Sara Mammarella, Beatrice Maggiore, Virginia Gigante, Chiara d’Amato, Giorgia Di Santo, Sofia Di Mascio, Katia Di Primio, Lorena Esposito, Tadiana Delli Passeri, Jessica Placido.