La violenza, un male oscuro se colpisce l’intelletto, il carattere, la psiche. Un male visibile se lascia segni sulla pelle. Segni a volte indelebili.
Oggi parliamo di questo perché la lotta contro la violenza sulle donne e tre in campo in modo diretto e senza giri di parole. Scende in campo con due donne che vivono il calcio nella stessa città ma da due prospettive diverse: Lazio e Roma, Elisabetta Cortani e Rosella Sensi.
Derby, spesso al centro di violenze fuori e dentro l’Olimpico, che queste due donne riescono a unire nel nome del rispetto delle persone. Nel nome di Chiara e di tutte le donne vittime di violenze.
Cortani-Sensi è il binomio vincente della onlus Mai più Chiara della quale ci parlano le dirette interessate.
Elisabetta Cortani (ex presidente della Lazio Femminile):
“Vogliamo scendere in campo con un programma diverso dalle altre onlus. Nel percorso è stato bello incontrare la grande Rosella Sensi, donna che conosce il calcio. Lavorare con lei è una grande emozione e opportunità, in un viaggio che attraverserà le scuole, perché da lì che nasce la coscienza del bambino e le piazze di molte città italiane come Torino, Napoli e Pescara. Partiamo da Chiara, che viveva le emozioni della sua Lazio direttamente dalla Curva e arriveremo all’altra curva, quella romanista con una sua rappresentate. La presenza mi a e di Rosella ha l’obiettivo di unire e non dividere per lottare contrare un nemico comune: la violenza. Il tal senso pensiamo di realizzare una partita per dire NO alla violenza con la partecipazione di tifosi e giornalisti rispettivamente di Lazio e Roma. Un ruolo importante nella onlus sarà dato agli uomini: per scendere davvero in campo contro questo nemico, è essenziale la presa di coscienza proprio da parte dei maschi. Vogliamo partire da Chiara per rivolgerci a tutte le ragazze vittime di violenza o che non hanno il coraggio di denunciare; vogliamo proporre un referendum e arrivare alle istituzioni. Non conta tanto la certezza della pena ma la rapidità degli interventi, spesso si rinuncia a denunciare il proprio aggressore proprio a causa della lentezza della macchina giudiziaria”.
Rosella Sensi (ex presidente As Roma ed ex responsabile del Dipartimento Figc Calcio femminile):
“La onlus nasce da un coinvolgimento evidente, necessario, spontaneo. Elisabetta da tempo conosce Maurizio Insidioso e dopo quanto successo a Chiara, abbiamo capito che qualcosa non va, che bisogna dire basta. Cosa può fare lo sport? Quello di Roma e Lazio è un coinvolgimento trasversale, non devono esserci preclusioni ma inclusione di tutti al fine di educare le persone a ragionare e pensare diversamente. Non vogliamo fare proclami ma agire facendo piccoli passo per aiutare Chiara e arrivare a grandi traguardi”.
Chiara Insidioso
Vittima della violenza inaudita del suo fidanzato e oggi, dopo quattro mesi trascorsi in coma e operazioni chirurgiche, vive al Santa Lucia dove ogni giorno è una conquista. Nel 2013 a 19 anni, la vita di Chiara è cambiata per sempre per colpa di chi non dovrebbe mai pronunciare la parola amore.
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