Simone Perrotta

Simone Perrotta: Il Mondiale? Più passa il tempo più è bello

Venerdì 15 aprile da Campioni del Mondo per Pescara grazie a Simone Perrotta, ex calciatore della Roma (e non solo) che nel 2006 ha alzato la Coppa del mondo 2006 sul cielo di Berlino.

Una giornata intesa per il testimoniale dell’Aic (Associazione italiana calciatori) Junior: in mattinata la visita alla scuola primaria Dante Alighieri, poi con Simone Berardi, altro ex di prima fila, è stata presentato la tappa pescarese dell’Aic Camp che si svolgeranno allo stadio Giovanni Cornacchia dal 27 giugno prossimo.

Nel primo pomeriggio Perrotta è sceso in campo con i bambini dell’Asd Pro Calcio Italia di Villa Raspa, due ore di puro divertimento con i piccoli atleti curiosi ed emozionati di poter avere come compagno di squadra un Campione del Mondo. Divertimento, risate, gioia e tanta voglia di avere un ricordo di quella giornata speciale che, il giorno seguente, avranno sicuramente raccontato ai compagni di scuola: maglia, fogli di carta, palloni, scarpe, tutto era buono pur di aver un autografo e una foto con Perrotta.

Noi eravamo lì a respirare quelle emozioni, a vedere come un grande del calcio italiano si diverta ancora a giocare a pallone e, nello stesso tempo, a insegnare i valori dello sport più bello del mondo ai futuri calciatori italiani.

Al fischio finale, eravamo sempre lì ad attendere Simone Perrotta il quale, con garbo e gentilezza, ha risposto, in esclusiva, alle nostre domande.

Campione del Mondo 2006. Non possiamo non partire da lì.

“Si torna indietro con la mente di parecchio! Ricordo bellissimo che, devo dire, più passa il tempo e più si assapora meglio perché, nel momento in cui vivi situazioni di questo genere, non riesci a coglierne appieno il valore. Ora che ho smesso di giocare a calcio, mi sembra quasi impossibile che abbia vissuto una serata, un mese del genere conclusosi con la vittoria  del Mondiale”.

Tutti ricordano il taglio di capelli in campo di Massimo Oddo a Mauro Camoranesi. Un momento di divertimento e alto spirito di squadra.

“Massimo ha tagliato i capelli anche a me. Ero arrivato in Germania con i capelli lunghi, ho visto che Oddo li tagliava a tutti e gli chiesi di tagliarli anche a me. Da quel momento li porto sempre corti. A parte tutto, Massimo è stato uno pedina fondamentale perché a volte, anche non giocando, si è importanti. Lui all’interno dello spogliatoio è riuscito a ritagliarsi il giusto spazio ed è stato determinate”.

Simone Perrotta 1Scarpette al chiodo, spazio ai ragazzi con L’Aic Junior.

“Ci siamo divertiti parecchio; noi crediamo che alla loro età il calcio è divertimento e deve essere fatto a livello ludico all’interno del quale vanno veicolati i messaggi positivi dello sport. Quali? Ad esempio non pensare sempre e solo al risultato che, ovviamente, è parte intrinseca dello sport ma non è l’unica. Anche la sconfitta è importante: uno squadra, un giovane che vince in continuazione, non riesce a capire realmente i valori sportivi”.

Il campionato in corso: Juventus-Napoli, bella sfida ma sembra che i bianconeri abbiamo messo le mani sullo scudetto.

“All’inizio della stagione sembrava che la Juventus fuori dai giochi; a un certo punto era circa 13/15 punti dietro. Poi il cambio di passo con un filotto di vittorie che le hanno permesso di risalire la china. Serviva solo del tempo, la squadra veniva dalla finale di Champions League, aveva cambiato parecchie pedine e arrivati nuovi campioni i quali ancora non erano entrati in sintonia con il mondo Juve. Ma è basto semplicemente ambientarsi per far cambiare ritmo e classifica”.

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