Partecipare a un corso dal titolo Competenza sportiva semplicemente per il piacere di capire che significato potrà mai avere e ritrovarsi più ricca di emozioni, conoscenze e condivisioni.
Tutto potevo aspettarmi tranne quello che ho ricevuto semplicemente giocando. Sì, abbiamo giocato parlando di sport e vita quotidiana.
Attenzione però: giocare non è così facile quando si è in gruppo; perchè? Perchè entrano in gioco (è proprio il caso di dire) le vite degli altri, il loro carattere, i loro dubbi, la loro emotività e tutto può diventare complicato. In 6 lezioni abbiamo cercato di capire qualcosa di più di noi attraverso il confronto, il dialogo e l’ascolto semplicemente…giocando.
E’ la terza volta che uso l’avverbio “semplicemente” e non è un caso: il fare “in modo semplice” è stato il leitmotiv del corso grazie alla capacità straordinaria della prof, la psicologa dello sport Margherita Sassi che ci ha condotto nel percorso in modo lieve e chiaro.
Cosa abbiamo imparato giocando? Se dovessi scegliere, sintetizzerei il tutto due momenti chiave che hanno lasciato il segno:
Il concetto di gioco inteso “come se”. Lo ritengo il fulcro dell’intero corso: “la vita come se…” fosse un gioco; lo sport “come se…” fosse il gioco. Non è semplice e non è sempre possibile ma se, ogni tanto, imparassimo a fare “come se…” forse le soluzioni sarebbero più facili oppure potremmo vederle più chiaramente.
Anche noi in 6 lezioni, facendo “come se…”abbiamo appreso qualcosa; chi in relazione al proprio lavoro, chi alla ricerca di un tassello mancante, chi nello sport che pratica.
Il gioco dei dubbi. In questa circostanza, divisi a squadra, abbiamo parlato delle perplessità che in quel momento ci affliggevano. Un confronto tra persone che non si conoscevano eppure, per gioco, sono riuscite a esporre il loro problema, a condividere un aspetto critico e intimo con altri che non conoscevano.
Chi lo avrebbe mai immaginato in un’era dove tutto è social (virtuale) e poco sociale (reale)? Il gioco ha permesso questo!
Giocare non fa rima con superficiale ma con capacità di cercare una strada dove non c’è.
Il corso di Competenza sportiva in realtà è stato un percorso di comprensione di se stessi usando lo sport come metafora preso nelle sue accezioni più belle: gioco, squadra, sacrificio, dubbi, dialogo interno, empatia, rabbia e tanto altro.
Un bagagli in più che porterò con me, cercando di giocare quando la vita sarà in salita e quando la sconfitta sembrerà l’unico risultato possibile.
molto interessante il tuo articolo. in effetti attraverso il gioco si possono scoprire molte cose di noi e trarre molti insegnamenti da mettere in pratica durante la nostra vita quotidiana. non è affatto da considerare come qualcosa di superficiale.