di EDDA MIGLIORI
Lo sport è fondamentale per molti, ma per alcuni diventa una vera e propria ancora di salvezza, un ritorno alla vita.
Campioni nello sport, campione nella vita questo è uno dei messaggi portati avanti dall’olimpico plurimedagliato Alex Zanardi e dagli atleti della Nazionale italiana di Ciclismo Paralimpico, questo è uno dei tantissimi insegnamenti che ho imparato negli ultimi giorni. Dal 22 al 27 febbraio Pineto (Teramo), la città in cui ho scelto di vivere, ha ospitato gli atleti più motivati, grintosi ed eccezionali che io abbia mai incontrato.
Avere l’occasione di poter trascorrere del tempo in loro compagnia è stato un regalo prezioso. Storie di rinascita, di una vita aggredita a morsi a dispetto di tutto; storie di passione e coraggio, di sacrifici, amicizia e vittorie che non sono poi solo quelle che ti fanno portare a casa una medaglia. Ho incontrato gli azzurri al loro arrivo, durante le conferenze con studenti e associazioni, a cena, durante i loro allenamenti. Li ho visti e vissuti durante molte circostanze e mi hanno lasciato sempre qualcosa di prezioso. Mi sento più ricca, ancora più consapevole. Per lavoro ho spesso a che fare con il mondo dello sport, per attività di volontariato ho da sempre avuto a che fare con la disabilità, ma non mi ero mai imbattuta in campioni di vita come i nostri Azzurri.
L’incontro con ciascuno di questi ragazzi e ragazze mi ha dato uno spunto di riflessione, ogni attimo è stato unico. Ciò che credo davvero non dimenticherò mai è stato il momento in cui, mentre registravo un’intervista mi sono accorta di avere gli occhi colmi ed il viso solcato di lacrime….non mi era mai successo in tanti anni, può accadere se dall’altra parte hai un uomo straordinario come Alex Zanardi.
Un po’ imbarazzata nel salutarlo lo ringrazio, lui mi abbraccia e mi dice “Grazie a te, le emozioni sono passione, sono vita!”.