Il diverso è colui che pensa che un problema o una disabilità ti possa rendere diverso, ma in realtà è solo una questione di punti di vista: chi guarda e vede solo il problema e non so cogliere l’essenza della tua persona; è una visione limitata dell’altro, è una visione limitata della vita.
11 volte grazie di Laura Bassano è anche questo. Una storia di vita, il racconto della sua vita di atleta, di ragazza cresciuta in fretta (forse troppo) ma che ha saputo non limitare il suo sguardo.
Il suo libro si chiama 11 volte grazie; perché un numero? Perché è il suo numero, quello che l’accompagna da sempre: dal numero di maglia stampato sulla schiena, alle monetine che le riportava il nonno.
Il racconto della sua vita fatto di sport, due su tutti: il calcio e la pallavolo.
Hai presente il colpo di fulmine, quando quel dettaglio ti cambia la prospettiva, le sensazioni e gli obiettivi?
Ecco, per Laura la pallavolo è stata un colpo di fulmine: quel rumore proveniente da una palestra, la curiosità di scoprire e zac! Fulminata da quella palla da alzare sotto rete!
Lasciare il calcio non è stato facile, lasciare quel pallone con cui giocava con il cugino ad ogni ora del giorno (dopo la scuola) è stata dura.
Ma chi lo ha detto che deve lasciarlo, alla fine in camera ne ha portati due: da calcio e da pallavolo, per la felicità della mamma!
E poi? E poi la vita decide che quel colpo di fulmine non è destinato a durare negli anni come lei voleva, come lei sognava.
Eppure Laura non si ferma, sfida la sorte che gli è stata assegnata: non può giocare? Fa l’arbitro.
Non può andare in trasferta con la squadra? Scrive un libro e va in giro per il paese a raccontare la sua storia, a spiegare che non si deve mai lasciare un sogno.
Leggendo 11 volte grazie, si capisce l’importanza di essere grati per ogni piccola cosa che ci accade, trovare il lato migliore nel match peggiore.
La sua forza, quelle che infonde tra le pagine di un libro, è quella di una 25enne che non si arresa. E non dipende dall’età, dipende da quello che hai dentro e dalla forza del suo motore.
Laura è fortunata che il suo motore ha diversi propulsori: la pallavolo, il calcio, la nonna e tutta la sua famiglia.
Un libro in cui vorremo dire a lei il nostro grazie numero 12 per la passione e genuinità nell’essere sempre se stessa.
La passione, quella delle donne di sport che amano la loro attività che la praticano a costo di mille sacrifici; la passione che ha mosso per esempio, le calciatrici nel corso della storia del movimento calcio donne.
Un nome? Nicoletta Carlitti. La sua storia è raccontata in questo libro insieme a tante altre calciatrici d’Italia.