Cortani-Materazzi

Mister Materazzi: alla Lazio Femminile per dare il mio contributo

Giuseppe Materazzi, ex giocatore, dirigente sportivo e allenatore di Cerretese, Rimini, Benevento, Casertana, Pisa Lazio e…

Fermiamoci qui, a Roma. Sponda Lazio.

Quando arriva l’amore, quello vero, non si dimentica. Due anni sulla panchina biancoceleste che lasciano il segno. Poi per Beppe Materazzi la vita da mister continua in giro per l’Italia finchè, nel 2016 arriva la chiamata di Elisabetta Cortani: “Vieni ad allenare la mia SS Lazio Femminile?”.

E a 70 anni mister Materazzi ricomincia dal primo amore…

Perché hai scelto di tornare ad allenare una squadra femminile?

“Innanzitutto perché si chiama Lazio e, avendo allenato a suo tempo la squadra maschile, mi ha incuriosito il mondo del calcio femminile e volevo capirci di più. Credo sia il momento per me di fare un salto di qualità e voglio cercare, a tal proposito, di dare il mio contributo”.

La SS Lazio femminile, che progetto sta mettendo su?

“La presidente Cortani è abituata a vincere e vuole tornare a essere protagonista. Iniziamo da zero, partiamo con queste potenzialità e mi avvalgo delle calciatrici che avrò a disposizione per vincere il campionato”.

Come ha visto la squadra in questi primi allenamenti?

“Siamo in fase in costruzione, basta pensare che quattro ragazze torneranno dagli Usa la prossima settimana. Siamo un cantiere aperto e abbiamo iniziato a lavorare blandamente però puntiamo a una preparazione atletica omogenea; ora è necessario adattarsi al punto che ancora parliamo di modulo ma solo di tecnica e gioco. Insomma, siamo all’abc”.Giuseppe Materazzi

Ha già trovato avversarie dirette per la promozione?

“Conosco ancora poco la mia squadra, figuriamoci le altre. Mi informerò anche con Parisi che viene dal calcio femminile e mi ha già segnalato 2/3 squadre all’altezza. Sicuramente serve costanza ed essere superiori alle altre per vincere”.

Cosa si aspetta da questa esperienza?

“Conoscenza mentale di un ambiente nuovo e diverso. Voglia di crescere da parte mia perché anche se ho 70 anni, si può ancora apprendere”.

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